Risparmio gestito – Allarme fiscalità

In termini di asset allocation e in questo contesto di grande incertezza e volatilità AXA IM mantiene una posizione neutrale sui mercati azionari nei portafogli. Si riduce la sovraponderazione negli USA a favore dei titoli asiatici e si continua a privilegiare le small cap europee. Riguardo alle obbligazioni il credito Investment Grade potrà continuare a offrire spread interessanti rispetto ai titoli di Stato.

Analisi e prospettive – Asset Allocation di luglio di AXA Investment Managers

I mercati azionari sono stati ancora estremamente volatili e hanno chiuso il mese di giugno fiaccamente. I timori si sono focalizzati sui dati macroeconomici che hanno continuato ad indicare un rallentamento dell’attività. Il mercato dell’immobiliare residenziale è stato particolarmente fiacco, così come quello dell’occupazione. Altrove, il ribasso del PMI cinese e gli annunci dei programmi di austerità da parte di diversi governi europei hanno fatto aumentare la paura di un double dip. La Banca Centrale Cinese ha annunciato un ampliamento della banda di oscillazione dello yuan che ha lasciato sperare in un eventuale apprezzamento della divisa.

In tale contesto, la performance del mercato obbligazionario è stata decisamente eterogenea. In Europa, i titoli di stato tedeschi hanno continuato a beneficiare del contesto di mercato ed il rendimento del decennale è sceso al 2,5% (-0,50% sul mese). I mercati periferici hanno continuato a registrare forti vendite (Spagna +300bp, Portogallo +100bp, Grecia +270bp). Negli USA, dati macro più fiacchi del previsto hanno spinto il rendimento a 10 anni al 2,93%, livello più basso degli ultimi 14 mesi. Anche il mercato del credito ha sofferto, con lo spread sull’iTraxx Investment Grade che si è ampliato di 11bp attestandosi a 128bp mentre quello della serie High Yield si è ampliato di 18bp e gli spread iTraxx Cross Over si sono ampliati da 556bp a 574bp. Sui mercati valutari l euro ha toccato un minimo di 1,1850 contro l USD prima di tornare a quota 1,2250. Lo yen si è apprezzato drasticamente contro l euro (+3,5 %) e contro il dollaro USA (+3%). I mercati delle commodity hanno avuto un buon mese. Il petrolio ha guadagnato il 2% attestandosi a 75,50USD al barile, l indice SPGSCI è salito dell’1,5% a 495 mentre l’oro ha sfiorato il picco storico di 1265USD l oncia prima di chiudere a 1242USD sul mese.

L’indice VIX si è aggirato attorno a 30 durante il mese e quasi tutti i mercati azionari hanno registrato una performance negativa. Il mercato USA ha nettamente sottoperformato (-5,4% per lo S&P 500 in USD). In Europa l EuroStoxx 50 ha perso il – 1,40% mentre l FTSE è stato penalizzato dai tagli al budget ed è sceso del -5,20% in GBP. Il mercato giapponese ha continuato ad essere penalizzato dalla forza dello yen e ha perso il 4% (Nikkei 225 in Yen). Nonostante una certa fiacchezza dei dati macroeconomici, soprattutto negli USA, l’attività resta relativamente robusta. Non condividiamo il recente pessimismo del mercato riguardo all’eventualità di un double dip ma riconosciamo che l’irrigidimento fiscale europeo rappresenterà un ostacolo alla crescita l anno prossimo. In termini di asset allocation e in questo contesto di grande incertezza e volatilità manteniamo una posizione neutrale sui mercati azionari nei nostri portafogli. Prevediamo del valore nelle azioni ma il sentiment del mercato dovrà stabilizzarsi perché tale valore si realizzi.
Abbiamo ridotto la sovraponderazione negli USA a favore dei titoli asiatici e continuiamo a privilegiare le small cap europee. Riguardo alle obbligazioni riteniamo che il credito Investment Grade continui ad offrire spread interessanti rispetto ai titoli di Stato.

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