Secondo quanto si apprende dal quotidiano “la Repubblica”, entro il prossimo 31 dicembre si dovrebbe procedere all’integrazione tra Anima e Prima sgr. La data, sempre secondo il quotidiano romano, non è casuale ma rappresenta il limite per inserire le plusvalenze e gli sgravi patrimoniali che ne deriveranno nei bilanci 2010.
Alla base dell’operazione tra Bpm, Mps e Clessidra non ci sarebbe dunque soltanto la plausibile ragione industriale di raddoppiare le masse gestite diventando il quarto operatore italiano del settore con 40 miliardi di euro ma soprattutto l’idea di creare una holding di futura quotazione. Secondo le indiscrezioni, lo schema su cui lavora l’advisor Rotschild sarebbe quello di creare una nuova società cui vengono conferite separatamente Anima sgr e Prima sgr.
La newco farebbe un aumento di capitale riservato alla popolare milanese che sarà il vero socio portanto del futuro gruppo. Secondo le indiscrezioni, Bpm potrebbe trovarsi con circa un terzo della newco, con Clessidra sopra il 50% e i senesi sotto il 20%. Sempre secondo le indiscrezioni riportate da “Repubblica”, i due rami operativi dovrebbero rimanere separati, almeno inizialmente, per poter mantenere distinte le reti distributive su cui si fondono buona parte dei loro prodotti e servizi.