Oltre i semplici strumenti

…Tuttavia, quando viene il momento di tirare le somme di metà anno, la logica da seguire prevede la constatazione dei risultati, come ci spiega [p]Luca Tenani[/p], responsabile distribuzione di [s]Schroders[/s] in Italia: «Per l’industria del risparmio gestito, da inizio anno, sono stati più i periodi in chiaro piuttosto che quelli in scuro. Se confrontiamo i dati di raccolta dell’Italia rispetto ad altre realtà europee, notiamo come nel nostro Paese le reazioni agli andamenti di mercato sono molto più accentuate, sia nel bene che nel male.

Entrando però nella nostra specifica realtà posso dire che il nostro è un bilancio molto positivo che sta confermando il già ottimo andamento dello scorso anno in cui Schroders è risultata ai vertici delle società europee per raccolta netta. Ci conforta inoltre il fatto che la raccolta sia stata effettuata su diversi prodotti (scarso rischio di concentrazione) e attraverso un buon numero di clienti differenziati per canale». A raggiungere questo risultato ha ovviamente aiutato la performance ottenuta dai vari team di gestione: «il 76% dei nostri fondi alla fine del 1° trimestre di quest’anno risultavano aver battuto il proprio benchmark a 3 anni – chiarisce Tenani – una percentuale che a livello di sistema risulta essere molto elevata. I nostri tratti caratteristici sono sempre stati l’indipendenza, la specializzazione nella gestione del risparmio, l’assenza di conflitti d’interesse e l’allineamento dei nostri obiettivi con quelli dei clienti: caratteristiche che ci hanno particolarmente premiato soprattutto durante questa crisi così profonda caratterizzata da diversi scandali e che ci hanno consentito lo scorso anno di ottenere diversi riconoscimenti».

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