Risparmio gestito – Il punto sugli emergenti

Panorama regionale
Le economie dei paesi europei centro-orientali, in primis Polonia e Repubblica Ceca, mostrano in parte ancora forti tendenze di ripresa. Anche il quadro della Turchia si presenta molto positivo. La ripresa nella produzione industriale dei paesi della “vecchia” UE ha un impatto positivo sulle economie dell’Europa orientale e alimenta la crescita delle esportazioni. Tuttavia, il moltiplicarsi degli sforzi per il consolidamento dei conti pubblici penalizzerà notevolmente nei prossimi anni la crescita economica nell’UE.

Repubblica Ceca
L’economia ceca è ancora in forte ripresa. Negli ultimi tempi la produzione industriale ha registrato un incremento di circa il 17% circa rispetto all’anno precedente. Un incremento della domanda dall’Europa occidentale, in particolare dalla Germania, assicura una crescita delle esportazioni che sono salite a maggio di oltre il 24% rispetto all’anno precedente. Valore di gran lunga superiore al 18% stimato dagli analisti. Attualmente non c’è pressione inflattiva nella Repubblica Ceca; il tasso di rincaro si mantiene stabile a un livello basso dell’1,2 %. La banca centrale ha lasciato il tasso di riferimento al minimo storico dello 0,75 %.

Turchia
Le azioni turche hanno conseguito di nuovo guadagni cospicui (di quasi il 10%). Dall’inizio dell’anno l’indice ISE 100 si aggira su un +14% raggiungendo il valore più alto di tutti i tempi. Le banche hanno tratto profitto dai dati sorprendentemente confortanti sull’inflazione e dalle prospettive conseguentemente migliorate riguardo ai tassi d’interesse, in quanto detengono portafogli obbligazionari molto consistenti. Inoltre è notevolmente migliorata la qualità dei loro bilanci, hanno infatti registrato una robusta crescita di volume nelle operazioni di credito.

India
Dopo che l’India si è rivelata nel primo semestre del 2010 uno dei più grandi mercati emergenti, a luglio le quotazioni dei titoli sono rimaste di gran lunga indietro rispetto a quelle dei paesi emergenti registrando un misero incremento dell’1 %. L’indice azionario indiano Sensex ha raggiunto così un nuovo massimo degli ultimi 2 anni. Il buon andamento delle quotazioni dall’inizio dell’anno è sostenuto soprattutto da elevati afflussi di mezzi dagli investitori esteri che costituiscono comunque un fattore decisivo per il mercato azionario indiano. Il sentiment positivo degli investitori esteri dovrebbe mantenersi nei mesi prossimi e sostenere le quotazioni.

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