Risparmio gestito – E’ tempo di M&A

Il mese scorso sono state annunciate due imponenti operazioni di fusione e acquisizione (M&A): l offerta di 44mldUSD da parte di BHP per Potash Corp Saskatchewan e la fusione di GDF Suez con International Power per un valore pari a 26mldUSD. La crisi sovrana che ha colpito l Area Euro ha stroncato sul nascere la ripresa delle operazioni di M&A sin da gennaio, quando Novartis ha annunciato l acquisizione di Alcons per 10,6mldUSD. L ondata di M&A sembra ora chiaramente riproporsi. Le società sono ancora cariche di liquidità e le valutazioni si mostrano interessanti. M&A di nuovo sui binari

Ad ottobre 2009, avevamo annunciato, nel nostro Commento settimanale N°493, il ritorno delle operazioni di fusione e acquisizione. Il mercato azionario era tornato rialzista e i flussi di tesoreria atipicamente elevati rispetto ai rendimenti dei titoli credito corporate. Avevamo previsto che questa ondata di fusioni e acquisizioni sarebbe stata meno consistente rispetto a quella degli anni dal 2003 al 2007 (4,000mldUSD a livello globale nel 2007 contro 1,370mldUSD dall inizio dell anno e 2000mldUSD negli ultimi dodici mesi), poiché non prevedevamo che gli acquirenti finanziari avrebbero dominato il mercato, rappresentando più del 25% delle operazioni. Tuttavia, dall inizio del rialzo del mercato azionario (marzo 2009), la ripresa delle M&A è stata interessata da una falsa partenza. La crisi sovrana ha rallentato la ripresa del mercato rialzista e bloccato le operazioni di fusione e acquisizione iniziate nel 2°T09 e culminate con l acquisizione di Novartis per 10,6mldUSD nel gennaio di quest anno. In totale, sono state annunciate e realizzate operazioni per 452mldUSD in questi ultimi dodici mesi e solo 280mldUSD dall inizio del 2010. Le fusioni di BHP e GDF Suez mostrano il ritorno della fiducia e la ripresa delle operazioni di M&A. Queste operazioni di grande portata dovrebbero spingere le imprese acquirenti ad annunciare le operazioni lasciate in sospeso fino ad ora.

L’ultima indagine della BCE sui prestiti alle imprese indica un progressivo riequilibrio dei fattori che influenzano la domanda di prestiti legata alle M&A verso i livelli raggiunti alla fine del 2003.  Sources: European Central Bank, Datastream, AXA Inoltre, la differenza dei rendimenti tra il free cash flow e le obbligazioni della maggior parte dei settori resta storicamente elevata, ad indicare che le imprese mostrano una redditività maggiore rispetto ai costi di capitale. Sono dunque in grado di aumentare il proprio debito per finanziare delle operazioni altamente redditizie, grazie ad una combinazione di valorizzazioni ragionevoli e di redditività superiore alla media di lungo termine.

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