Risparmio gestito – Si vuole l’inflazione

La riunione della scorsa settimana del Fomc, il Comitato per le operazioni di mercato aperto della Fed, è stato in un certo senso un evento prevedibile, in cui la Fed ha compiuto un altro passo in direzione dell’adozione di muove misure di allentamento quantitativo, che verranno forse annunciate nell’incontro di novembre. La dichiarazione di accompagnamento ha formalizzato l’orientamento della banca centrale verso l’allentamento, indicando come uno dei suoi compiti sia quello di “portare l’inflazione … su livelli in linea con quelli previsti dal suo mandato”.

Ciò ha abbassato le barriere d’ingresso all’attuazione di un allentamento quantitativo, poiché l’inflazione (o la disoccupazione) è ora considerata un motivo sufficiente per fare ricorso a misure straordinarie. Questo processo è stato un corso avanzato di persuasione. Vale la pena ricordare che, attuando una seconda fase di allentamento quantitativo, i funzionari del comitato potrebbero presto “giocarsi la carriera”. Un esperto di comportamento organizzativo apprezzerebbe quindi il modo in cui il presidente Ben Bernanke ha gestito le divisioni all’interno del Fomc, assicurandosi il supporto dei membri tramite i suoi discorsi e le sue dichiarazioni ufficiali. Di fatto, abbiamo il sospetto che la possibilità di un allentamento quantitativo possa essere stata la sua ultima mossa per qualche tempo.

Dalla prima apertura a un allentamento, che risale probabilmente alla riunione del Fomc di giugno, Bernanke ha cominciato a unire il comitato, proseguendo la sua opera con la discussione sulle opzioni di politica monetaria in occasione dell’audizione Humphrey Hawkins di luglio. Ulteriori piccoli passi verso l’allentamento quantitativo sono stati la riunione di agosto, quando si è dato il via libera al reinvestimento in Treasury dei titoli garantiti da ipoteche (Mbs) in scadenza, e, successivamente, il discorso di Jackson Hole. La formalizzazione dell’orientamento a favore dell’allentamento della scorsa settimana ha quindi probabilmente consolidato la coalizione in una posizione tale che in apparenza l’eventuale decisione di introdurre nuove misure di allentamento quantitativo non sembrerà un provvedimento di così grande portata come invece si dimostrerà in seguito. Il mese di novembre, quando si terrà la prossima riunione del Focm, potrebbe vedere il lancio della seconda fase di allentamento quantitativo.  

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