Fondi comuni, i giovani sono meglio dei vecchi

Gli investitori istituzionali, come i fund selector o i wealth managers, rischiano di perdersi delle buone performance se continuano a escludere i fondi di nuova emissione dal loro portafoglio. Lo scrive Lipper nella sua ultima ricerca.

I gestori – spiega Dunny Moonesawmy, co-autore del report e responsabile della ricerca per l’Europa occidentale – tendono a selezionare i fondi a partire dalle analisi del track record degli ultimi tre anni. Così facendo escludono immediatamente i nuovi fondi o i fondi con track record inferiori e non sempre è la cosa migliore da fare”.

Confrontando però i fondi “nuovi” con i fondi “più datati”, non c’è “nessuna evidenza” sul fatto che i secondi registrino delle performances migliori delle prime. “Al contrario – si legge in un comunicato di Lipper – i dati empirici suggeriscono che quelli nuovi presentano dei total return maggiori e un rischio inferiore”. 

Ecco qualche numero: +13,54% il total retuer dei fondi inferiori all’anno di età al 30 giugno 2009 rispetto al +11,98% di quelli sopra i tre anni alla stessa data. Bene anche il confronto sulla volatilità: la deviazione standard dei primi è al 17,49%, quella dei secondi al 17,57%. Il confronto migliora se si va indietro nel tempo, confrontando le due categorie al giugno 2008 (26,9% contro 28,4%) e al giugno 2007 (18,2% e 18,5%).

Per più informazioni: http://share.thomsonreuters.com/PR/Lipper/Research_Series_New_Funds_0910.pdf

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