Assogestioni, best practice per i fondi

Obiettivo delle Linee Guida favorire la standardizzazione dei flussi informativi tra gli operatori nel processo di sottoscrizione e rimborso delle quote dei fondi comuni aperti. Il lavoro è il risultato del’impegno del Tavolo tecnico Interassociativo per la Standardizzazione dei fondi comuni che riunisce le associazioni attive nell’industria del risparmio gestito (Abi, Assogestioni, Anasf, Assoreti e Assosim), rappresentanti di alcuni delle principali SGR (Amundi SGR, Eurizon Capital, JP Morgan Asset Management, Pioneer Investment SGR, Ubi Pramerica SGR) e rappresentanti di altri operatori del settore quali banche collocatrici e depositarie (Allfunds Bank, Banca MPS, Banca Sella, BNL, BNP Paribas, Fineco Bank, ICBPI, ICCREA Banca, Intesa Sanpaolo, Société Générale Secuirity Services).

L’iniziativa trova le sue origini nelle conclusioni del Gruppo di lavoro sul tema della “Gestione accentrata in regime di dematerializzazione delle quote dei fondi aperti” (2009), coordinato da CONSOB e Banca d’Italia e auspicato nelle raccomandazioni del tavolo promosso dalla Banca d’Italia sulla crisi del risparmio gestito (2008). In quel contesto e alla luce di una valutazione costi-benefici, la standardizzazione era stata individuata come il percorso più idoneo ad attivare un graduale incremento dell’efficienza del fund processing, permettendo il superamento della frammentazione dei linguaggi e dei sistemi operativi, facilitando la competizione tra gli operatori e consentendo una maggior flessibilità nel rapporto tra società di gestione e distributori grazie alla definizione di modelli operativi uniformi. La Autorità di vigilanza avevano dato mandato alle associazione di settore di promuovere un Tavolo tecnico che lavorasse all’elaborazione delle Linee Guida.

Il Tavolo Tecnico, nel definire i propri obiettivi ed il perimetro di attività ed in coerenza con gli obiettivi indicati nel documento Consob –Banca d’Italia, ha scelto di focalizzare la propria attenzione sull’operatività connessa alla commercializzazione di fondi comuni di diritto italiano e di fondi esteri armonizzati commercializzati in Italia. Relativamente a questi ambiti ha definito Best Practice per la standardizzazione delle procedure e standard per gli elementi di business per l’utilizzo nelle relazioni che intervengono tra gli intermediari nel processo di commercializzazione delle quote dei fondi. Il Tavolo Tecnico ha deciso di non fornire alcuna indicazione circa i canali di comunicazione tra gli intermediari ma di limitarsi a definire gli standard di linguaggio, lasciando libera scelta ai singoli operatori nell’individuazione e selezione, nella fase di implementazione, delle soluzioni tecnologiche (di proprietà o di terzi) ritenute più adeguate per lo scambio della messaggistica.

Per quanto concerne il perimetro dell’analisi, le Linee Guida disciplinano le relazioni intercorrenti tra SGR, intermediari collocatori, banche depositarie e, per i fondi esteri, Soggetti Incaricati dei Pagamenti con riferimento ai seguenti ambiti operativi.
•     il Passaporto per la Gestione Amministrativa dei fondi (Fund Processing Passport o FPP);
•    gli Ordini di sottoscrizione, rimborso e conversione (switch);
•    il Trasferimento delle quote;
•    l’Apertura dei Rapporti.
Dal punto di vista dell’approccio metodologico, nell’individuazione di procedure e linguaggi che potessero essere condivisi a livello sistemico, il Tavolo Tecnico ha adottato un approccio top down che prendesse avvio dai lavori già svolti in Europa, in particolare  dall’SMPG (Securities Market Practice Group) e da EFAMA (l’associazione europea del risparmio gestito), verificandone l’applicabilità e l’adattabilità al mercato nazionale e apportando le opportune modifiche e integrazioni. In questa ottica, il Tavolo Tecnico ha analizzato l’adattabilità dei messaggi ISO20022 ai modelli operativi nazionali e avanzerà le richieste di modifica dei suddetti messaggi per adattarli alle specificità dell’attività di fund processing italiana. Qui trovate il documento completo.

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