Risparmio gestito – Il 2011 della finanza

Il 2010 è stato un anno difficoltoso per il settore finanziario nei mercati sviluppati, sebbene le società nei mercati emergenti abbiano messo a segno un aumento del reddito operativo, sulla scia di una fase caratterizzata da buoni fondamentali economici, combinata con una bassa penetrazione dei prodotti finanziari e un aumento della domanda di prodotti bancari da parte della classe media in crescita.

Il 2011 dovrebbe rappresentare un anno positivo per i titoli finanziari negli USA e in Europa poiché le incertezze del 2010 inizieranno a scomparire. Ci aspettiamo di assistere ad un ulteriore miglioramento della qualità del credito a condizione che l’economia globale continui a crescere. Tuttavia, il fattore chiave per raggiungere valutazioni più elevate sarebbe rappresentato dalla crescita del credito e dal grado di “appetito” per lo stesso da parte sia delle famiglie che delle società. Inoltre, dovrebbe essere prossima una maggiore chiarezza circa la regolamentazione del settore, con particolare riguardo all’adeguatezza patrimoniale che porterebbe ad un miglioramento della prospettiva sui dividendi. I primi mesi del 2011 potrebbero tuttavia rappresentare un periodo di prova, dal momento che persistono i timori legati al debito sovrano mentre i mercati attendono una decisa azione da parte della Banca Centrale Europea finalizzata a bloccare l’effetto domino della crisi del debito.

Le società finanziarie nei principali Paesi dell’Unione Europea con un basso rischio macroeconomico e forti valute dovrebbero continuare a sovraperformare. Nei mercati emergenti, i buoni fondamentali di lungo termine e le valutazioni in linea rendono l’investimento molto interessante, anche se rimane il rischio di misure significative volte a bloccare le pressioni inflazionistiche, in particolare in Cina, Brasile e nei paesi del Sud Est Asiatico.

In sintesi, le decisioni di investimento nei mercati emergenti saranno basate sulla comprensione delle dinamiche del flusso di capitali verso la regione, mentre nei mercati sviluppati le discrepanze delle valutazioni all’interno del settore offriranno all’investitore un terreno fertile per l‘investimento attivo.

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