Risparmio gestito – Jobs sotto il faro

“Le azioni di Apple sono scese oggi a seguito della notizia del periodo di aspettativa preso da Steve Jobs. Consideriamo questa aspettativa seriamente e non intendiamo fare supposizioni a riguardo. Nonostante la nostra grande ammirazione nei suoi confronti e il suo straordinario track record nello sviluppo di prodotti innovativi, siamo comunque ottimisti sul titolo per le seguenti ragioni:

-        Valutazione molto interessante. Ad un consenso di utili per azione pari a 12x esclusa la liquidità, l’azione è scambiata a pari livello con i principali brand dell’elettronica di consumo e risulta eccezionalmente conveniente considerando la posizione di mercato e le prospettive di crescita. Apple è percepito un titolo caro a causa del forte apprezzamento del titolo negli ultimi anni – anche se ciò è stato guidato dalla crescita degli utili e non dall’andamento del titolo. Nel 2010, ad esempio, i multipli del price earning si sono effettivamente contratti nonostante la significativa sovraperformance del titolo.

-        Aspettative di tipo conservativo. Crediamo che le aspettative di medio termine relative ad Apple restino conservative, forse in misura eccessiva. Il trend delle vendite di iPhone e iPAD è in crescendo e valutato nelle aspettative del consensus. La valutazione del titolo potrebbe quindi essere ulteriormente attraente rispetto a quanto evidenziato al punto precedente.

-        Pipeline ed Ecosistema. Se da un lato non possiamo trascurare l’importante input fornito da Steve Jobs per lo sviluppo di prodotti di successo, la pipeline per i prossimi 3-5 anni è già ampiamente avviata. Inoltre, l’ecosistema in torno a iTunes, App Store ecc. ha basi solide, e continuerà a rappresentare un vantaggio competitivo di lungo termine, con o senza Jobs.

-        Eccellente Chief Operating Officer (COO). Tim Cook ha già ampio controllo sul business quotidiano di Apple e sembrerebbe avere la stoffa per divenire il prossimo CEO. Riceve una retribuzione più elevata rispetto alla maggior parte dei CEO delle altre società tecnologiche, il che contribuisce alla sua reputazione sia all’interno che al di fuori della società.

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