Due azionisti a sostegno di Pioneer-Eurizon

E se l’operazione dovesse essere valutata con favore, come riporta Ansa,  Eurizon potrebbe aggiungere una nota tricolore alla lista dei pretendenti – al momento tutti stranieri – in corsa per Pioneer: i francesi Amundi e Natixis e l’inglese Resolution. «Gli organi societari» della banca «stanno esaminando il problema» ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa, Giovanni Bazoli, ricordando che «due grandi azionisti hanno dato la disponibilità» a sostenere un’ aggregazione tra le due società di asset management ma che al momento è prematuro «anticipare una soluzione». «Due grandi azionisti – ha spiegato Bazoli – hanno dato una disponibilità in questo senso, però non precorriamo i tempi, perchè decisioni di questo genere non spettano agli azionisti, ma ai manager e agli organi societari». A favore di un matrimonio tra Pioneer ed Eurizon si sono spesi i presidenti della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, e quello della Compagnia Sanpaolo, Angelo Benessia, che nei giorni scorsi hanno detto di vedere con favore un’ ‘operazione di sistemà che mantenga in Italia i centri decisionali di Pioneer e gli oltre 180 miliardi di risparmi gestiti per conto della clientela.

È «sicuramente positivo che venga esaminata», ha ribadito ancora oggi Benessia, sottolineando che «dal punto di vista del sistema ha senso» mentre spetta alla banca «esaminarla dal punto di vista dei profili tecnici e della convenienza economica». Attorno ad un’unione tra Pioneer ed Eurizon si respira un consenso trasversale del mondo politico e istituzionale con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, e Bankitalia che sono stati annoverati tra coloro che guardano con favore a un’operazione di cui andranno esaminati con attenzione anche i profili antitrust. Più caute, almeno per ora, le risposte dei manager delle due banche. Dieter Rampl, presidente di Unicredit, ha opposto una sfilza di ‘no comment’ alla richiesta di un parere sulle parole di Bazoli e sull’operazione. Silenzioso, fino ad ora, anche il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera mentre Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, ha fatto intendere di non fare dell’italianità una bandiera: «quel che mi interessa – ha detto – è trovare il partner giusto per Pioneer, non sto cercando una soluzione specifica italiana o estera».

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