Risparmio gestito – Occhia alla qualità

Nei 13 mesi dal punto di minimo dei mercati azionari (marzo 2009), gli investitori hanno riportato buoni risultati sui titoli azionari speculativi. L’esperienza del passato, tuttavia, ci insegna che i rally speculativi tendono ad attenuarsi nel momento in cui l’economia entra in fase di ripresa, quando tornano in primo piano i titoli azionari di qualità elevata. Nell’ultimo numero della pubblicazione Risk & Reward, gli esperti azionari di Invesco spiegano perché, in questo momento, gli investitori dovrebbero evitare proprio i titoli e i fondi che più hanno beneficiato dell’ultimo rally “di sollievo”.

“La relazione tra i rendimenti relativi aggregati dei titoli azionari di alta e bassa qualità ha implicazioni importanti per gli investitori quando si considerano i rischi associati ai titoli azionari, sia nel lungo termine che nel breve periodo. La segmentazione del ciclo di mercato può aiutare a meglio comprendere il momento in cui un rally speculativo probabilmente si concluderà” ha spiegato Brian Foerster, Senior Market Research Analyst di Invesco. Il suo team ha analizzato la correlazione tra i risultati dei titoli azionari sia speculativi che di buona qualità e le fasi del ciclo di mercato sui listini statunitensi.

L’analisi condotta da Invesco sulle ultime cinque fasi di ripresa dei mercati azionari statunitensi mostra che i titoli meno attraenti in termini di caratteristiche qualitative – come la valutazione di mercato, lo short interest (il totale delle posizioni corte detenute dagli investitori) e lo stato di salute degli stati patrimoniali – hanno riportato risultati decisamente superiori a quelli dei loro omologhi di qualità più elevata nel corso di queste fasi. Lo studio, tuttavia, ha anche dimostrato che i rally cosiddetti “di sollievo” sono solitamente seguiti da una regressione piuttosto significativa, in quanto, quando la forte ripresa iniziale rallenta, riemergono, più evidenti che mai, i rischi di ribasso degli utili o addirittura di insolvenza delle società fondamentalmente più deboli. “Vi sono forti penalità per gli investitori che continuano a detenere titoli azionari di scarsa qualità nel momento in cui si conclude il rally di inizio ripresa e i fondamentali societari tornano a rivestire più importanza ai fini delle performance dei mercati azionari” ha fatto notare Foerster. L’investimento in titoli di qualità elevata, a sua volta, può determinare una perdita di rendimenti nel corso di questi rally, ma proteggerà dal rischio di forti perdite durante le fasi successive del rialzo e nel momento in cui l’economia registrerà un nuovo deterioramento.

Dal punto di vista del contesto di mercato attuale, gli analisti di Invesco ritengono che la politica monetaria e fiscale accomodante possa determinare un prolungamento del rally fino a 2011 inoltrato e prevedono un punto di flesso nel corso di quest’anno, dopo il lungo periodo di sovraperformance dei titoli azionari. “Tutti i rally dei titoli di scarsa qualità sono destinati a finire, persino i più prolungati, come quello attualmente in corso negli Stati Uniti” ha affermato Foerster. “Durante il prossimo avvicendamento della leadership di mercato, quando gli effetti delle misure di stimolo si saranno esauriti, i titoli di qualità inferiore saranno quelli più a rischio.” Per questi motivi, potrebbe essere opportuno ridurre ora l’esposizione a quei fondi azionari che più hanno beneficiato del rally e rivolgersi ai gestori più prudenti, che mantengono un’esposizione disciplinata ai titoli di qualità elevata e riportano performance positive durante tutto il ciclo di mercato e non solo nelle fasi di ripresa.

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