Risparmio gestito – I trucchi per cavarsela in Europa

Nell’ambito delle azioni europee, l’introduzione dell’euro
ha reso l’effetto settore dominante rispetto a quello
paese. Gli investitori non dovevano più preoccuparsi
dell’ubicazione geografica di un’impresa. Come
dimostrato dalle differenze significative delle performance
regionali e con la crisi del debito sovrano in atto e le
divergenti previsioni di crescita, la scelta del paese è
ritornata ad essere importante. E’ pertanto legittimo
domandarsi se gli investitori non abbiano forse esagerato
nella differenziazione tra paesi. Un modo di rendersene
conto è quello di osservare l’esposizione alle vendite dei
vari mercati oltre che le valorizzazioni di questi paesi.
Alcuni titoli nei paesi più vulnerabili dell’Area Euro non
dipendono dalla propria economia interna indebolita.

Ritorna l’effetto paese

I timori riguardanti la sostenibilità dell’euro sono emersi
nel febbraio 2009 quando il premio CDS a 5 anni
irlandese è salito a quasi 400bp. A quel punto gli
investimenti settoriali sono stati alterati dagli investitori
che hanno ritenuto che un’economia fiacca dovesse
uscire dall’euro o che, nella migliore delle ipotesi, questa
economia in difficoltà avrebbe seriamente penalizzato la
performance dei titoli del loro mercato nazionale.
Dopo l’Irlanda, la Grecia è diventata la seconda vittima
della crisi del debito sovrano. Dal febbraio 2009, l’MSCI
Greece è sceso di quasi il 30%, mentre la Germania è in
rialzo del 57%. I paesi al di fuori dell’Area Euro come la
Svezia e la Norvegia sono in rialzo rispettivamente del
141% e del 90%. Queste performance appaiono tanto più
sorprendenti in quanto non possono essere attribuite ad
un indebolimento valutario. Al contrario, la corona
svedese e quella norvegese si sono apprezzate
rispettivamente del 17% e del 15% in questo periodo
contro l’Euro.

Benché il nostro scenario principale continui ad essere
che la crisi del debito infine si risolverà, siamo anche
convinti che questo shock abbia chiaramente rivelato che
una fetta notevole di debito sovrano debba essere
considerata come credito de facto e valutata di
conseguenza. Quale risultato, l’effetto paese resterà a
nostro avviso un fattore importante per gli investitori. Ciò
detto, siamo assolutamente consapevoli che nel caso in
cui le autorità politiche dovessero riuscire ad attuare
riforme pienamente convincenti della governance
dell’euro, i mercati interessati probabilmente
rimbalzeranno. Fino a quando i premi CDS a 5 anni per i
paesi dell’Area Euro non saranno tutti al di sotto dei
100bp, permarrà l’effetto paese, sia all’interno dell’Area
Euro che in Europa.

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