Risparmio gestito – Riflettori sull’Est

Secondo East Capital, società di gestione indipendente, specializzata e leader nei mercati finanziari dell’Est Europa, una della notizie più interessanti del panorama finanziario europeo in questo nuovo anno è senza dubbio la quotazione sulla Borsa di Bucarest il 25 di gennaio scorso del Fondul Proprietatea.

Si tratta tecnicamente di un “fondo di  restituzione” che il Governo romeno ha stabilito nel 2005 per compensare i cittadini le cui proprietà di diversa natura furono confiscate dal regime socialista di Ceaucescu. Il fondo racchiude una ottantina di aziende per la maggior parte delle quali operanti nel settore energetico e non ancora quotate, come riportato dal Financial Times in un articolo dedicato, e rappresenta un ponte fra la storia economica della Romania socialista, deposta dalla rivoluzione del dicembre 1989, e la Romania moderna aperta al mercato.

Questa quotazione non solo ha avuto il merito di apportare nuova liquidità sul mercato romeno ma in maniera più generale ha riacceso l’interesse sull’Europa del sud-est dopo quasi tre anni di vuoto informativo. I mercati  finanziari dell’area balcanica sono stati fra i più fortemente colpiti dalla crisi dei mercati ma dopo tre anni questo inizio di 2011 arriva con alcuni dati non trascurabili.

Ad esempio, se alla fine del dicembre scorso i listini di Serbia, Slovenia e Romania, per prendere il più ampio perimetro sud-esteuropeo, erano ancora rispettivamente del 85%, del 73% e del 67% sotto ai loro massimi (in USD), l’inizio del 2010 sembra invece avere un altro passo. L‘indice serbo Belex15 è positivo del 17% (il secondo migliore al mondo) e scambia a multipli decisamente bassi (PE 2011 a 7), ed entrambi quello croato e romeno hanno aggiunto il 10% e quasi il 12%.

Per questi Paesi il 2011 sarà l’anno della vera ripresa economica coi livelli di deficit per tutti inferiori ai livelli di Maastricht, per un confronto su una scala a noi vicina, contrariamente alla media dei paesi OCSE invece sensibilmente superiore. A livello di integrazione inoltre Romania e Bulgaria sono parte dell’Unione europea dal 2007, lo stesso anno in cui la Slovenia, membro UE dal 2004, ha adottato l’Euro. La Croazia è candidato membro dal 2008 mentre la Serbia nel maggio dello stesso hanno a firmato l’accordo di stabilizzazione e associazione all’Unione europea.

Volendo quindi tratteggiare un riassunto, il processo di avvicinamento all’UE procede insieme a un miglioramento dei dati macroeconomici mentre i prezzi dei listini dell’area, molto bassi, non riflettono ancora questo miglioramento del quadro politico e macroeconomico ma gli investitori internazionali stanno lentamente riprendendo a guardare l’area.

East Capital investe in questa regione sin dal 2004 con un team dedicato e gestisce un fondo sui Balcani aperto agli investitori istituzionali, mentre il portafoglio modello balcanico di East Capital è rispecchiato all’interno della specifica allocazione dell’East Capital (Lux) Eastern European Fund su questa area. In questo fondo, fra le dieci maggiori posizioni troviamo la società petrolifera romena Petrom, la catena alimentare slovena Mercator e la banca Serba AIK

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