Fondi comuni – Vino più forte delle tensioni in Africa

In un contesto politico difficile a livello internazionale e nonostante le tensioni create dagli eventi che interessano i paesi del vicino oriente, il mercato dei grandi vini non ha subito perturbazioni, come emerge dal report mensile del Nobles Crus, il fondo che investe nei vini di annata, della Sicav Lussemburghese Elite’s Exclusive Collection, promossa da Elite Advisers, guidata da Miriam Mascherin e Michel Tamisier.

“Le poche grandi aste che hanno inaugurato la stagione a New York e a Hong Kong hanno registrato il tutto esaurito, con il 100% dei lotti venduti”, come spiega Christian Roger, gestore del comparto. “Il trend generale è verso la stabilità per i Bordeaux, con una leggera crescita per i primeur 2009, che beneficiano del rialzo degli ultimi mesi e delle voci positive che iniziano a diffondersi circa l’eccezionalità dell’annata 2010”. I prezzi minimi sono ben consolidati ed è opportuno “attendere l’uscita delle bottiglie sul mercato per assistere a un nuovo impulso, come sempre accade quando un’annata viene distribuita ai clienti finali e ai ristoranti che non hanno necessariamente acquistato en primeur”.

I vini di Borgogna continuano a guadagnare terreno, in particolare i vini del Domaine de la Romanée-Conti, che registrano un aumento dei prezzi delle annate meno prestigiose, un segnale che preannuncia un rincaro delle grandi annate. Il mercato è in attesa delle grandi degustazioni del mese di marzo. “A partire dalla prossima settimana saremo in Borgogna per degustare o riassaporare le annate 2010 e 2009, e nell’ultima settimana del mese gusteremo nuovamente tutti i bordeaux cru classé del 2007, prima di intraprendere la maratona di degustazione dei primeur del 2010 agli inizi di aprile”.

Per quanto concerne il Nobles Crus, che ha chiuso il mese di febbraio in rialzo dello 0,58% (+1,2% da gennaio), raggiungendo i 33,9 milioni di massa gestita, “abbiamo venduto quasi tutti i cru classé di Bordeaux dell’annata 2006, a un prezzo pari o superiore alla loro valutazione per il NAV, alla luce di due fattori: da un lato, il prezzo di questi vini non dovrebbe subire eccessive variazioni nei prossimi mesi, poiché la consegna fisica delle bottiglie è avvenuta già da un certo tempo; dall’altro, era opportuno liberare un po’ di spazio in previsione dell’arrivo dell’annata 2010, che in ogni caso dovrebbe essere decisamente superiore al 2006”. Inoltre, nel corso del mese “abbiamo negoziato l’importante acquisizione di una cantina di vini di Borgogna estremamente interessante per il Fondo”.

 

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