Vontobel, le implicazioni del diastro in Giappone per i fondi Global Change

La crisi derivata dai danni all’impianto nucleare di Fukushima ha creato forti dubbi sull’energia nucleare e sulle fonti di
energia alternative. Questi eventi hanno posto in evidenza i nostri prodotti Global Change, in particolar modo il
Vontobel Fund – Global Trend New Power che è focalizzato sulle aziende energetiche.
Mentre le autorità Giapponesi lottano per riprendere il controllo, alcuni paesi hanno accantonato i loro piani di
sviluppo per l’industria nucleare. Sui mercati azionari, i titoli del solare, dell’eolico e delle risorse alternative sono
state oggetto di rally mentre tutto quello connesso con il nucleare è stato oggetto di sell off. I tre fondi Global
Trend hanno beneficiato del rialzo dei settori eolico e solare, ma il guadagno è stato controbilanciato dal crollo del
mercato azionario Giapponese.

Cambiamenti nei portafogli Global Trend

I fondi Vontobel Global Trend Future Resources e New Power hanno acquisito nuovi nomi correlati al gas naturale.
Il New Power ha inoltre aumentato l’esposizione all’energia solare.
Esposizione insignificante all’energia nucleare
Il fondo Vontobel Global Trend ha un’esposizione minore del 5% all’energia nucleare dopo aver ridotto le posizioni
già l’anno scorso. Non abbiamo nessuna azione dei grandi operatori come Areva, E.On né di estrattori di urano. Ad
ogni modo, il New Power è investito in società come Toshiba, Mitsubishi Heavy Industries e Energy Solutions che
forniscono costruzioni tecnologiche, ingegneria, servizi e assistenza, per gli impianti ad energia nucleare.
Gli altri fondi Global Trend non hanno alcuna esposizione al nucleare. Lo stesso vale per i fondi Global
Responsibility.

Il gas naturale è visto come la migliore alternativa
Sostituire l’energia nucleare con altre risorse di energia sarà un processo molto lungo. È chiaro che i piani di
espansione dell’energia nucleare rallenteranno, ma ci aspettiamo che questa fonte di energia elettrica resterà
comunque molto importante.
Gli impianti a energia nucleare sono progettati per fornire un carico base elettrico con emissioni di carbonio
trascurabili. Le alternative plausibili sono il gas naturale e il carbone. Ad ogni modo, generando energia elettrica con
il carbone si generano il doppio delle emissioni di carbonio rispetto al gas naturale, per cui gli impianti a carbone
diventerebbero presto impopolari come gli impianti a energia nucleare.
Quindi, nel medio periodo il vincitore dopo la tragedia Giapponese sarà il gas naturale, con particolare riferimento
alla generazione del carico di base elettrico.
La domanda di lungo periodo per il gas naturale liquido, (LNG) dovrebbe modificarsi. C’è abbastanza offerta per i
prossimi anni, ma il mercato si restringerebbe a metà di questo decennio senza il sanzionamento dei nuovi progetti.

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