Risparmio gestito – Il paziente inglese

“Analizzando il report sull’inflazione nel Regno Unito pubblicato oggi, sembra che la Banca d’Inghilterra sia ragionevolmente soddisfatta dell’attuale stato delle cose. La banca centrale non sembra aver molta fretta di aumentare il tasso di interesse, anche se ha dichiarato che non potrà rimanere così basso per sempre. Mervyn King ha affermato che ritengono che l’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo potrebbe raggiungere la soglia del 5% nel corso dell’anno, per poi ridursi. 

A mio avviso è un dato un po’ alto, ma Mervyn King ha precisato che questa stima era stata data prima che i prezzi del petrolio e delle commodity scendessero. È inoltre stato riportato che l’inflazione nel medio termine è sotto controllo e si attesta a circa il 2%. Ritengo che la Banca d’Inghilterra non risponderà a un aumento dell’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo con un precoce aumento dei tassi. Se la ripresa continuasse – senza ulteriori rallentamenti – i tassi salirebbero nuovamente, ma sarà un processo lento. Inoltre non c’è fretta di alzare i tassi e un primo aumento dei tassi potrebbe non palesarsi quest’anno.

Concordo con la diffusa opinione che sia necessario spostare l’attenzione dalla spesa pubblica e dai consumi verso gli investimenti per le imprese e le esportazioni e che tale processo sia in atto. Il 2011 sarà un anno difficile per i consumatori e le famiglie, ma questo non è da mettere in relazione alla stagnazione economica  poiché c’è un’importante compensazione da parte di altre componenti della domanda.

Come la Banca d’Inghilterra ritengo che non ci sia un problema d’inflazione sottostante.  Sono stati alcuni fattori particolari a spingere l’inflazione a livelli più alti e finché questi fattori non determineranno previsioni di un innalzamento dell’inflazione, richieste di stipendi più alti ed effetti di secondo impatto dell’inflazione (e ciò non sta accadendo), la Banca d’Inghilterra non avrà la necessità di intervenire. La banca centrale ritiene che la crescita continuerà a tassi compresi tra il 2,5 e il 3% , l’inflazione potrebbe alzarsi nel breve termine, ma poi riscenderà e ritornerà al target entro l’inizio del 2012. Se le previsioni fossero azzeccate, i tassi dovranno aumentare nel 2012. Ma questo processo sarà lento”.    

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