Scenario di continuità
· Un accordo politico dovrebbe essere raggiunto a fronte dell’urgenza comune di mantenere a galla la Grecia.
· La Grecia riceverà la prossima tranche di aiuti in cambio di un piano di maggior austerity, assicurandosi così prossimamente un ulteriore finanziamento. Potrà esserci un coinvolgimento del settore privato, ma sarà evitato il default.
· Sarà adottato un rollover ‘volontario’ del debito in nuovi bond a 7 anni per raccogliere circa 30 miliardi di euro, principalmente da banche greche. Tale rollover sarà “addolcito”, ad esempio, offrendo come collaterale una partecipazione nell’agenzia greca per le privatizzazioni (Greek privatization agency).
· Anche se Eurogruppo / Ecofin e le riunioni del Consiglio Europeo non riusciranno a garantire un accordo entro il mese di giugno, Olli Rehn (Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari) ha annunciato che sarà erogata una tranche a luglio, per consentire maggior tempo ai negoziati.
Scenario di rischio
· In caso di rottura dei negoziati in corso, il default della Grecia appare inevitabile.
· Uno stallo della situazione politica o una sentenza negativa da parte della corte costituzionale tedesca potrebbero accendere la miccia del seguente scenario:
- La BCE potrebbe smettere di accettare come collaterali i titoli di Stato della Grecia, lasciando le banche del Paese senza finanziamento;
- Il passo successivo potrebbe essere un arresto del sistema bancario, che imponga limitazioni al ritiro delle somme depositate, eventualmente anche l’emissione di moneta di emergenza. Il costo sociale non può essere completamente escluso in questo scenario.
- È inoltre possibile un contagio a Portogallo, Irlanda, forse perfino la Spagna attraverso le strade dei rendimenti dei bond governativi e delle difficoltà del settore bancario.
Per quanto rigurada gli USA, Woehrmann ritiene che la debolezza dei dati attuali sia transitoria, non l’inizio di una fase recessiva.