Barclays Bank punta sulle commodities

Barclays Bank PLC scommette sull’andamento delle commodity con il lancio di Barclays Scudo Materie Prime 12%, la nuova obbligazione della famiglia Scudo indicizzata al valore di Oro, Petrolio e Zucchero. Si tratta di un prodotto con scadenza a 5 anni (6 luglio 2016), che prevede il rimborso integrale del capitale a scadenza. La cedola opzionale pari al 12% lordo all’anno (10,50% netto) viene corrisposta a condizione che il valore di ciascuna delle materie prime (Oro, Petrolio e Zucchero) a ciascuna data di osservazione, risulti superiore al valore rilevato alla data di osservazione iniziale.
 
L’investimento minimo è di 1.000 euro. Nessuna cedola sarà invece corrisposta negli anni in cui il valore di riferimento anche solo di una delle materie prime non rispetti tale condizione. Barclays Scudo Materie Prime 12% sarà negoziabile da oggi, in via continuativa, sul mercato telematico delle obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana e presso l’EuroTLX. Le obbligazioni Barclays Scudo sono emesse da Barclays Bank Plc ai sensi di un prospetto di base italiano e possono essere acquistate o rivendute, prima della scadenza, presso qualsiasi banca o intermediario, oltre che nelle filiali di Barclays Italia. Come per tutte le Obbligazioni Barclays Scudo, anche alla nuova emissione è attualmente applicabile una tassazione pari al 12,5%.

Barclays Bank PLC amplia così  ulteriormente la gamma di prodotti quotati sul segmento MOT di Borsa Italiana che, ad oggi conta 29 obbligazioni, per un controvalore emesso di circa 1,6 miliardi di euro. “Con le nuove emissioni indicizzate all’andamento delle materie prime vogliamo fornire agli investitori italiani uno strumento efficace di diversificazione del portafoglio d’investimento, che allo stesso tempo assicuri cedole condizionate elevate”, ha commentato Fabrizio Boaron, responsabile per Barclays Capital della divisione Investor Solutions per il Sud Europa. “Negli ultimi anni l’investimento in commodity ha raggiunto un successo sempre più marcato, attribuibile sia ai ritorni decisamente interessanti sia al maggior numero di prodotti che permettono all’investitore privato di puntare sull’andamento delle materie prime.

Le ragioni per scegliere un investimento in commodity sono numerose”, ha continuato. In primo luogo, “se inserite all’interno di un portafoglio finanziario, le materie prime rappresentano un’efficace strumento di diversificazione. Infatti, le commodity hanno storicamente evidenziato una correlazione inversa rispetto all’andamento di azioni e obbligazioni. La costituzione di un portafoglio composto da attività finanziarie non perfettamente correlate tra loro permette di salvaguardare in maniera più efficace il capitale ed il rendimento dello stesso, poiché il rischio dell’esposizione nelle varie asset class risulta maggiormente bilanciato grazie ad un allocazione diversificata. Inoltre le commodity permettono di trarre beneficio dall’incremento dei prezzi al consumo, garantendo protezione contro l’inflazione. In aggiunta, l’investimento in materie prime fornisce un’esposizione alla crescita delle economie dei Paesi emergenti, tra i maggiori esportatori di materie prime. Oro, Petrolio e Zucchero sono tra le commodity più scambiate sui mercati: pur nell’incertezza che caratterizza l’attuale congiuntura economica, hanno registrato generalmente performance positive a partire da gennaio 2009.”

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