Sicav, luci e ombre sulla nuova normativa fiscale

Dal primo luglio gli switch tra i comparti di una stessa Sicav di diritto estero sono operazioni fiscalmente rilevanti, quindi soggette a tassazione. Manca però ancora un tassello, ovvero  la ratifica dell’Agenzia delle Entrate che sancisca l’entrata in vigore della nuova impostazione e l’abbandono di quella vecchia (che non prevedeva imposizioni fiscali per l’investitore per questo tipo di passaggi). Intanto però gli investitori che dall’inizio del mese abbiano dato ordine di spostare il capitale da un comparto all’altro di una stessa Sicav, sono incappati in una ritenuta fiscale del 12,5% sull’eventuale plusvalenza. E anche i tempi si sono allungati: ora le banche devono infatti calcolare la tassazione sul valore complessivo del riscatto prima di poter reinvestire  l’ammontare netto, un doppio passaggio che costringe molti istituti, che prima realizzavano l’operazione nell’arco di 24 ore, a impiegare due giorni per concludere uno switch.

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