Fondi, nel 2010 prevalgono i riscatti

Continuano a prevalere i riscatti sul settore italiano dei fondi. Secondo le analisi condotte dall’ufficio studi di Mediobanca su 1003 fondi, nel corso del 2010 i deflussi hanno superato le nuove sottoscrizioni attestandosi a circa 20 miliardi di euro (-19,6 miliardi per la precisione), mentre il patrimonio alla fine dello scorso anno ha segnato il minimo dal 1998. E il ridimensionamento dell’industria, decima nel contesto internazionale, si traduce in un’incidenza dei patrimoni gestiti sul Pil pari all’11% contro il 42% nel 1999, in forte controtendenza rispetto all’Europa dove l’incidenza nello stesso periodo è salita dal 48% al 65%.

Nel dettaglio, nel 2010 i fondi hanno chiuso i loro conti con un modesto utile aggregato (5,5 miliardi di euro su un patrimonio da gestire che ad inizio anno era pari a 238 miliardi), più che dimezzato rispetto all’anno precedente, e con un rendimento medio pari al 2,4%, livello relativamente basso da attribuire sia alla prevalenza del comparto obbligazionario (compreso il monetario copre quasi i tre quarti dell’attivo), sia alle modalità di gestione, che ha visto una stagnazione dei costi di gestione, fermi all’1,2% del patrimonio con la punta del 2,5% nel comparto azionario. Anche la rotazione del portafoglio (8 mesi e mezzo) si confermata elevata, specie se confrontata con la media dei fondi americani (poco al di sotto dei due anni).

Anche in un’ottica di lungo periodo i rendimenti risultano ancora insoddisfacenti, ha rilevato Mediobanca: chi avesse investito in tutti i fondi italiani negli ultimi 27 anni avrebbe subìto, rispetto ad un impiego annuale in Bot a 12 mesi, una perdita in conto capitale vicina al 90%. Sulla base del tasso risk free, il frutto dei fondi aperti mette in evidenza una distruzione di valore pari ad oltre 130 miliardi di euro nell’ultimo decennio. Quanto infine alla prima parte del 2011, secondo le statistiche ufficiali disponibili, nel primo semestre vi è stato un nuovo importante deflusso dai fondi aperti di diritto italiano con riscatti netti pari a 15 miliardi di euro nei fondi di diritto italiano. I fondi roundtrip (promossi all’estero da gestori italiani) hanno segnato invece un volume di sottoscrizioni nette pari a 2,4 miliardi.

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