La Commissione Ue lancia un fondo per l’efficienza energetica

La Commissione Europea ha creato un Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica nell’ambito del Programma energetico per la ripresa economica. Si tratta di un nuovo strumento che avrà la forma di un fondo di investimento triennale, con un volume finanziario iniziale di 265 milioni di euro e destinato a tutti i Paesi europei, a cui contribuiscono la Commissione Europea (con 125 milioni di euro), la Banca europea per gli investimenti (con 75 milioni), Deutsche Bank (con 5 milioni) e la Cassa Depositi e Prestiti (con 60 milioni). In seguito, vi potranno aderire anche altre istituzioni finanziarie.

In particolare, il Fondo nasce per fornire prestiti, garanzie, capitale e assistenza tecnica allo scopo di finanziare progetti di risparmio energetico, efficienza e utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare in ambito urbano. I destinatari degli aiuti non sono soltanto enti pubblici, ma anche privati che operino per conto delle autorità pubbliche, come le Esco (Energy Service Companies), su cui attualmente molti comuni puntano per una sempre maggiore diffusione di interventi di riqualificazione e di efficientamento energetico.

“Il bando è sicuramente un’opportunità in più per i membri Ue”, ha commentato Gianluca Moretti, amministratore delegato di Umpi. Ma l’iniziativa è solo “propedeutica al raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20 stabilito dalla Comunità”, ossia la decisione che nel 2020 si realizzino un 20% di riduzione delle emissioni di gas, un 20% di quota nell’utilizzo di fonti rinnovabili e, infine, un 20% di miglioramento dell’efficienza energetica.

Quanto alle caratteristiche tecniche del Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica, si tratta di una SICAV (Società d’Investimento a Capitale Variabile) di diritto lussemburghese di cui fanno parte sia istituzioni pubbliche che private, ed è dotato di un consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione. È un fondo di investimento triennale, la cui base economica iniziale è di 265 milioni di euro anche se l’aspirazione è quella di portarla a 700/800 milioni di euro in futuro, anche aprendosi ad altre istituzioni finanziarie, al fine di attrarre gli investitori.

I destinatari del Fondo sono i 27 Stati membri dell’Unione, e i beneficiari sono le autorità locali (comunali, regionali, provinciali o nazionali), i Comuni sottoscrittori del Patto dei Sindaci con la Commissione Europea, le strutture pubbliche e private, gli enti pubblici o privati che operino per conto di Autorità pubbliche c

La procedura per attivare l’erogazione dei finanziamenti prevede un arco di tempo complessivo di 6 mesi. Questi i passaggi:
1) Le autorità pubbliche o private che necessitano di risorse devono presentare al Fondo Europeo per l’Efficienza Energetica dei progetti concreti, che verranno poi valutati, con dei criteri di valutazione che riguardano la reale fattibilità dell’idea, la rispondenza alle leggi vigenti, il grado di tecnologia e innovazione che contengono.
2) Il Fondo emette un primo feedback entro due settimane dalla presentazione del progetto.
3) Per i progetti che hanno superato il primo screening, vengono richieste tutte le specifiche tecniche e i documenti da presentare ai futuri step.
4) Se tutto è in regola, si presenta alla Commissione d’investimento la proposta di procedere all’investimento e seguono le decisioni definitive.

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