L’India fa un passo ulteriore nella direzione della liberalizzazione finanziaria con il via libera all’acquisto dei fondi comuni da parte degli investitori stranieri. Lo ha annunciato la Banca Centrale indiana, precisando che il semaforo verde riguarda in particolare i fondi di investimento indiani fino a un totale di 10 miliardi di dollari e 3 miliardi di dollari per i mutual fund nel settore delle infrastrutture. Finora solo gli investitori stranieri istituzionali (Fii), come per esempio i fondi pensione, e i cittadini indiani residenti all’estero potevano acquistare direttamente fondi in rupie. La decisione era già stata anticipata dal governo lo scorso febbraio in occasione della presentazione della legge di bilancio. Secondo dati dell’associazione di categoria, a fine luglio i fondi comuni nel Paese gestivano l’equivalente di 161 miliardi di dollari.