Gam Holding sconta il superfranco

La società svizzera Gam Holding AG, specializzata in asset management, ha riportato i risultati relativi al primo semestre del 2011.
I patrimoni in gestione ammontano a 113,5 miliardi di franchi svizzeri, in calo del 4 per cento rispetto a fine 2010 a causa del rafforzamento della valuta elvetica nei confronti di quelle in cui la maggioranza della sua base patrimoniale è espressa (vale a dire il dollaro, l’euro e, in misura minore, la sterlina inglese). In totale, l’effetto dei movimenti dei cambi ha ridotto la base patrimoniale del gruppo di 4,9 miliardi di franchi svizzeri.
La raccolta netta si è attestata a quota 600 milioni – sempre di franchi svizzeri – con contributi positivi sia da parte di Gam che di Swiss & Global. Anche questa voce appare inferiore rispetto ai flussi significativi rilevati l’anno scorso (5,6 miliardi nel primo semestre del 2010, 2,4 miliardi nel secondo). Il motivo, secondo la società, è che le condizioni di mercato critiche e le diffuse preoccupazioni macroeconomiche e geopolitiche hanno portato estrema cautela tra gli investitori, riducendo notevolmente i loro livelli di attività.
L’utile netto è stato di 100,4 milioni, in calo del 6 per cento anno su anno, ma in crescita del 5 per cento rispetto al secondo semestre del 2010. Numeri che riflettono, scrive il gruppo in una nota, “i margini attraenti e l’efficace controllo dei costi”.
L’utile per azione è di 54 centesimi, invariato rispetto al primo semestre del 2010.
L’outlook è cauto, spiega la società, considerata la forza del franco svizzero e il mercato turbolento.
Il presidente e amministratore delegato Johannes A. de Gier ha commentato: “Inevitabilmente, una ripresa dei flussi netti più in linea con i nostri obiettivi di medio termine dipenderà da un ritorno dell’impegno e dell’attività presso gli investitori. Non prevediamo un’inversione a U di questo tipo nel breve termine. Tuttavia, i nostri business operativi sono ben pronti a trarne vantaggio quando arriverà, grazie alla diversificazione delle gamme di prodotti. Ci aspettiamo anche che la loro espansione in atto nei mercati chiave libererà altro potenziale di crescita, una volta che le condizioni del mercato miglioreranno. Il fatto che asset e revenue”, ha concluso il numero uno, “siano riportati in franchi svizzeri, che ha continuato a rafforzarsi considerevolmente nei confronti del dollaro e dell’euro dall’inizio di luglio, è un ostacolo alla crescita dei profitti nonostante lo sviluppo positivo delle nostre attività sottostanti”.

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