EstCapital Group, bilancio 2010 a due velocità

Il cda di Est Capital Group Spa ha messo a chiusura di bilancio 2010 un rosso pari a 452.880 euro. Un dato comunque positivo se lo si confronta con il passivo di 1,63 milioni dell’esercizio precedente. Complessivamente, comunque, ricavi e margini della holding padovana che ha per oggetto sociale l’acquisto, la vendita e la permuta di partecipazioni e interessenze nel settore finanziario, sono in utile. Tanto che il risultato operativo, al netto delle differenze di fair value, è positivo a livello di consolidato per 1,2 milioni di euro.
L’attività corrente, insomma, va bene mentre le partecipazioni relative al mercato dei fondi immobiliari non hanno mancato di riflettere il cattivo andamento del mercato degli ultimi tempi. Il riferimento va a EstCapital Sgr, a bilancio della capogruppo per 50,53 milioni di patrimonio (con un utile ante imposte di 3 milioni di euro), con in pancia a oggi quindici fondi immobiliari chiusi riservati operativi e altri quattro già autorizzati: di questi due sono già operativi e gli altri due lo dovrebbero essere da qui a fine anno.
A livello di gruppo, le commissioni nette provenienti dall’attività di asset management sono salite da 6,84 a 8,5 milioni ma il margine d’intermediazione è diminuito da 8,21 a 5,62 milioni per una riduzione del fair value dei fondi in portafoglio di 1,96 milioni. Il risultato negativo sta proprio qui: nella differenza tra la rivalutazione del fair value del 2009 e la sua svalutazione del 2010.
EstCapital Sgr gestisce (attraverso i 15 fondi immobiliari) asset under management per circa 1,6 miliardi di euro, con un potenziale d’investimento totale di oltre 2 miliardi di euro. Tra gli attivi ci sono poi anche 7,22 milioni di euro di EstProperty, che fornisce servizi di propertye facility management di portafogli immobiliari. Quanto all’indebitamento, c’è un unico creditore: i debiti bancari consolidati di Est Capital Group, pari a circa 20 milioni di euro, sono tutti verso Veneto Banca. Sul 2011, fanno sapere dal gruppo (che nel corso del 2010 ha fortemente potenziato la struttura), gli indicatori parlano di progressi sia sul fronte dei ricavi sia su quello dell’utile netto a livello consolidato rispetto al 2010. Mentre non è ponderabile la valutazione del fair value.

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