Assoreti – E’ un fuggi fuggi dai fondi italiani

Poco più di un miliardo di euro. Dai 677 milioni di giugno. È questa la raccolta netta positiva sul fronte delle reti di promotori finanziari del mese di luglio, a indicare una crescita pari al 54,6% rispetto al mese precedente. Dati che emergono dalla consueta indagine firmata Assoreti (allo studio partecipa un campione di società con rappresentatività pari al 90% del numero totale dei promotori finanziari operanti per intermediari aderenti ad Assoreti). Un dato che ritorna molto positivo e che si assesta (anche se in misura ancora inferiore) ai livelli di marzo 2011 quando la raccolta era cresciuta fino al picco di 1,29 miliardi di euro per poi tornare a scendere progressivamente. Se si guarda alle scelte di investimento, il quadro che emerge indica chiaramente un approccio che finisce per privilegiare gli Oicr di diritto estero, le obbligazioni (nonostante non stiano certo dando rendimenti brillanti) e gli strumenti del mercato monetario. La ripartizione tra i vari comparti, inoltre, evidenzia come l’incremento dei volumi netti derivi dall’attività di raccolta sulla componente amministrata. I prodotti del risparmio gestito, infatti, hanno registrato nel loro insieme un’affluenza di risorse nette pari a 499 milioni di euro, di poco inferiore ai volumi di giugno (528 milioni), mentre il comparto amministrato, con ben 548 milioni di euro, ha visto una crescita davvero consistente dei flussi di raccolta rispetto al mese precedente quando il dato era pari a 149 milioni.

La raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di Oicr è stata complessivamente positiva per 485 milioni di euro. E, come da copione, gli italiani continuano a dimostrarsi esterofili. Tanto che le scelte d’investimento privilegiano nettamente gli Oicr esteri oltre che il comparto dei fondi di fondi. Le risorse nette indirizzate sui prodotti esteri ammontano, infatti, a 424 milioni di euro (erano 390 milioni a giugno), mentre quelle destinate ai fondi di fondi (anche questi principalmente di diritto estero) sono pari a 264 milioni di euro. Continuando a dare uno sguardo all’indagine, emerge come stia continuando la prevalenza dei disinvestimenti dai fondi di diritto italiano, per i quali si riscontra un deflusso netto pari a 174 milioni di euro (in aumento rispetto a giungo quando era -105,7 milioni, da inizio anno è a -1,6 miliardi di euro). Considerando la criticità dei mercati attuali accompagnati da una grande volatilità e incertezza, l’avversione al rischio e il bisogno di protezione, si dimostra in crescita il bilancio dei prodotti assicurativi e previdenziali (202 milioni di euro), anche se riconducibile alla riduzione dei deflussi dalle polizze index linked. Mentre è ancora in rosso il saldo delle movimentazioni sulle gestioni patrimoniali individuali (-188 milioni di euro).

Le Gpf segnano un rosso di 164,7 milioni, le Gpm di 23,4 milioni. Il contributo complessivo delle reti al sistema di Oicr, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si è attestato, quindi, nel mese di luglio su un ammontare pari a 506 milioni di euro, valore che si confronta con un nuovo saldo negativo riscontrato dal sistema fondi (-2,4 miliardi di euro). Da inizio anno, l’apporto delle reti all’industria dei fondi è stato positivo per 4 miliardi di euro, rispetto ad un bilancio in rosso per gli altri canali distributivi (-16,4 miliardi di euro). La raccolta in titoli è stata positiva per un importo complessivo di 701 milioni di euro, con la prevalenza degli ordinativi di acquisto sulle operazioni di vendita per tutte le tipologie di valori mobiliari, ma soprattutto per obbligazioni e i titoli di Stato (446 milioni di euro) e per gli strumenti del mercato monetario (125 milioni); è negativo invece il saldo della liquidità (-153 milioni di euro). Il volume complessivo dell’operatività delle reti si è ripartito tra una raccolta lorda di 4,5 miliardi di euro per il risparmio gestito, un intermediato di 6,9 miliardi di euro per le transazioni in titoli e di 227 milioni di euro per gli altri prodotti e servizi. Infine, per quanto riguarda il numero di promotori finanziari, questo è stimabile a fine mese di luglio in 22.974 unità, delle quali 22.086 effettivamente operative. I clienti, invece, ammontano a 3,620 milioni.

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