Dnca, la prudenza prima di tutto

Puntare sul mondo corporate, privilegiando società con bilanci sani e cedole ricche operanti nei settori farmaceutico, tlc e petrolifero. Questa la strategia di  DNCA Finance, società di gestione indipendente francese, che ha inaugurato oggi in via Broletto a Milano la sua sede italiana.

Con 5,5 miliardi di asset in gestione, DNCA basa la propria attività di gestione sui principi di prudenza,  pazienza e perseveranza, cercando di evitare rischi eccessivi sui portafogli e senza mai prescindere dall’effettivo valore della società nella scelta dei titoli.

“Preferisco comprare Eni piuttosto che un Btp perchè Eni ha asset reali ed è conosciuta nel mondo per la sua capacità di trovare e produrre petrolio”, ha detto Igor de Maack, gestore senior di DNCA Finance, nel corso della presentazione.

Attualmente il consiglio del gestore è puntare sull’equity, un’asset class trascurata perché considerata troppo rischiosa, e a cui vengono preferiti i cosiddetti beni rifugio come l’oro che però, secondo de Maack, sono oggi troppo cari. Oltre che su Eni, in Italia DNCA punta nello specifico su Snam Rete Gas , Atlantia e Impregilo. E anche sull’obbligazionario DNCA tiene in considerazione soprattutto la buona salute delle aziende, ha aggiunto il gestore.

L’azionariato della società – il cui team italiano è guidato da Enrico Trassinelli – è composto da TA associates, fondo di private equity americano che detiene una quota di controllo, il management di DNCA, con il 40% circa, e Banca Leonardo (10%).

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