Tra il 2009 e il 2011 ha inviato ai clienti un sollecito di pagamento per polizze assicurative. Peccato che i destinatari avessero già manifestato la volontà di recedere. Così, l’Antitrust ha comminato una sanzione di 45mila euro ad Allianz.
Nelle lettere, la società precisava che in caso di mancato pagamento avrebbe intrapreso azioni di recupero. In alcuni casi, dato il mancato riscontro da parte degli assicurati, Allianz ha addirittura fatto ricorso a una società di recupero credito, che ha inviato ulteriori comunicazioni minacciando di rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Secondo l’Antitrust, in moltissimi casi Allianz ha dato corso alla disdetta con grandissimo ritardo e solo dopo l’apertura del procedimento di fronte alla stessa authority. Quest’ultima non ha considerato idonee le tesi difensive della società, dal momento che avrebbe potuto verificare in modo preventivo la documentazione in suo possesso senza inviare solleciti di pagamento per premi non dovuti con minaccia di adire le vie legali.