L’industria italiana del private equity ha chiuso il 2011 con 66 operazioni, in calo dalle 78 dell’anno scorso, mentre è cresciuto il controvalore, salito del 55% su anno a 8,443 miliardi di euro. A stimarlo è il PE Lab, il laboratorio di analisi del private equity della Sda Bocconi diretto da Valter Conca, che evidenzia inoltre come la percentuale di partecipazioni detenute in portafoglio da oltre quattro anni sia salita al 51,9% dal 44,1% del 2010. In aumento anche la durata media della way-out, salita a 4,7 anni dai 4,4 dell’anno precedente, mentre il numero di partecipazioni in portafoglio è passato da 773 a 806. Parziale, al momento, l’analisi del multiplo medio di Ebitda al quale sono state effettuate le operazioni nel 2011: in base ai dati disponibili, il valore si attesta tra 6 e 7 volte, in linea con 6,9 dell’anno precedente.