Assogestioni, possibile riduzione dei requisiti minimi di rating per le emissioni sovrane

Assogestioni potrebbe abbassare al gradino di investment grade il limite minimo di rating previsto per le emissioni sovrane detenute dai fondi monetari, in linea con quanto previsto a livello Ue. Lo ha comunicato la stessa Associazione italiana del risparmio gestito, spiegando che la mossa avrebbe lo scopo di evitare che i gestori debbano disinvestire a fronte dei recenti – e possibili futuri – tagli dei giudizi sui bond sovrani da parte delle agenzie di rating. Lo stesso livello investment grade, ha spiegato Assogestioni, “è previsto come limite minimo dalle linee guida dell’Esma in materia di fondi di mercato monetario che si prevede siano recepite nella normativa nazionale nell’ambito dell’attuazione della Direttiva Ucits IV. L’istituzione di questo limite, ha la duplice finalità di tutelare l’interesse degli investitori e assicurare continuità dei flussi di risparmio a favore delle finanze pubbliche dei diversi paesi”. In base alle regole attuali dell’associazione presieduta da Domenico Siniscalco, i fondi possono detenere bond con rating almeno pari a A2 di Moody’s, A di S&P o A di Fitch, quindi sopra il livello investment grade. Condizione che, al momento, risulta peraltro soddisfatta dai titoli di stato italiani.

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