Assogestioni, Poste Italiane mette a segno la migliore raccolta del mese

Analizzando nel dettaglio i dati di Assogestioni, le rilevazioni di gennaio mostrano un sostanziale miglioramento nella raccolta delle singole società del settore in confronto al mese precedente. Considerando sia i fondi aperti sia le gestioni di portafoglio, a vincere la palma di migliore raccolta netta è stata nel primo mese dell’anno Poste Italiane, con afflussi per 570,5 milioni di euro (557 dei quali raccolti dalle gestioni di portafoglio istituzionali), in deciso miglioramento rispetto ai 66,4 milioni che a dicembre le erano valsi il secondo posto. Quanto ad Azimut, in forte vantaggio a dicembre grazie al consolidamento delle masse relative a Compagnie de Gestion Privée Monegasque, la raccolta è scesa nell’ultima rilevazione di Assogestioni a quota 112,9 milioni, portando la società guidata da Pietro Giuliani in sesta posizione. La medaglia d’argento è andata invece a Credit Suisse, con 324,9 milioni attribuibili in larga parte al contributo delle gestioni di portafoglio istituzionale (309 milioni), seguita da Arca, che chiude il podio con 223milioni (183 milioni la raccolta dei fondi aperti).

Maglia nera di gennaio è stato invece il gruppo Generali, con deflussi complessivi per 1,37 miliardi di euro. A pesare sulla raccolta del Leone di Trieste sono state in particolare le gestioni di portafoglio istituzionali, che hanno visto deflussi per 1,3 miliardi, mentre i fondi aperti hanno chiuso gennaio con un rosso di 66,4 miliardi. Male anche Pioneer Investments, con -1,30 miliardi (-972 milioni attribuibili ai fondi aperti). Il panorama cambia tuttavia se si considera la raccolta realizzata dai soli fondi aperti: in questo caso gli afflussi maggiori sono stati realizzati da Arca, che ha portato a casa 183,4 milioni, seguita da Invesco (150,1 milioni) e da Axa, con 81,1 milioni. Resta imbattibile invece sul fronte degli asset il gruppo Intesa Sanpaolo, con un patrimonio a fine gennaio pari a 214 miliardi circa, equivalente a quasi il 24% dell’intero settore. Seguono Generali e Pioneer rispettivamente con il 15% (136 miliardi) e l’11% (100 miliardi circa). Le tre società gestiscono insieme la metà degli asset del settore del risparmio.

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