Utile 2011 in calo per Azimut, ma la cedola resta invariata

Il 2011 si conclude con utili e ricavi in leggero calo per Azimut, ma il dividendo resta invariato a quota 0,25 euro per azione. A comunicarlo è lo stesso gruppo guidato da Pietro Giuliani, che l’anno scorso ha realizzato ricavi consolidati per 325,7 milioni, in contrazione rispetto ai 358,4 milioni del  2010 – a causa principalmente del calo delle commissioni  di  gestione  variabili – e un utile  netto  consolidato di 80,4  milioni (da 94,3  milioni). Il patrimonio totale a fine 2011 si attestava a 16,5 miliardi (14,6 miliardi le masse gestite internamente). La posizione finanziaria netta  consolidata a fine  dicembre  risultava  invece positiva  per  98,8 milioni, in miglioramento rispetto ai 73,1 milioni del 30 settembre 2011 e sostanzialmente  in  linea con i 102,1 milioni del 31 dicembre 2010.

Complessivamente nel  2011, ha fatto sapere Azimut, “sono stati pagati  dividendi  per  circa  33,7  milioni, sono  state  acquistate  azioni  proprie  per  circa  29,1  milioni  e,  in  data  1  luglio  2011,  è stata rimborsata una parte del prestito “Azimut 2009-2016  subordinato  4%”  per  un  ammontare  pari  a  17,7  milioni”. Positivo infine il  saldo  per  il  reclutamento  di  promotori  finanziari: nel  2011 Azimut  Consulenza,  AZ  Investimenti  ed  Apogeo  hanno  registrato  127 nuovi ingressi,  portando  il  totale  delle  reti  del  Gruppo   a  fine  2011  a  1.390  unità. “Il  2011 è  stato  un  anno  difficile  sia  per  l’industria  del risparmio  gestito  che  per  i  mercati  finanziari”, ha commentato Giuliani. “Ciò  nonostante,  negli  ultimi  3  anni,  le  masse  in  gestione del  gruppo Azimut  hanno  registrato una crescita cumulata del 34%,  contro  un  11%  dell’industria  italiana e la  performance  media ponderata dei nostri fondi, al netto dei costi, è stata del 14%, superiore sia al risk free che all’indice di settore”.

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