Fondi, performance del 10,16% in un anno per Raiffeisen Obbligazionario Fondamentale Globale (S)

Crescita a doppia cifra percentuale in poco più di un anno per il fondo Raiffeisen Obbligazionario Fondamentale Globale (S), che investe in titoli di stato in valuta locale di Paesi caratterizzati da condizioni fondamentali buone o in miglioramento. Secondo quanto annuncia la stessa Raiffeisen, dalla data del suo lancio – il 1° febbraio 2011 – fino allo scorso primo marzo, il prodotto  ha registrato una performance del 10,16%, con una raccolta di oltre 200 milioni di euro dalla registrazione per la vendita al retail in Italia (il 26 marzo 2011).

Raiffeisen Obbligazionario Fondamentale Globale mira a massimizzare il rendimento nel lungo termine, investendo in un portafoglio diversificato di obbligazioni governative di Paesi con buone condizioni generali fondamentali, tra cui bilancio pubblico sano, bilancia commerciale equilibrata e sviluppo demografico favorevole. In particolare, spiega la società, “il team di gestione del fondo seleziona i Paesi in cui investire in base a un modello quantitativo sviluppato internamente, che analizza la situazione economica e finanziaria fondamentale di 36 Paesi, valutandola sulla base di svariati dati macroeconomici”.

Gli otto mercati che ottengono il punteggio migliore in termini di solidità finanziaria (di cui al massimo quattro mercati emergenti), vengono ponderati nella stessa misura per un totale pari al 75% del portafoglio. Il restante 25% viene investito negli otto Paesi che hanno evidenziato i miglioramenti più consistenti dal punto di vista dei fondamentali (senza limiti per i mercati emergenti). Il portafoglio viene ribilanciato annualmente in base ai dati dell’ultimo anno, ma i dati fondamentali dei Paesi in portafoglio vengono monitorati su base trimestrale, così da intervenire tempestivamente in caso di peggioramento.

“In questo primo anno di gestione”, ha commentato il gestore Christian Link, “la performance del fondo è stata sostenuta soprattutto (per circa il 65%) dal rendimento dei titoli di stato che rappresentano i vari Paesi, con un particolare apporto da Paesi come l’Indonesia, la Svezia e la Svizzera. Il restante 35% della performance è stato generato invece grazie al rendimento aggiuntivo derivato dalle valute locali, in particolare da Thailandia, Malesia, Svizzera e Corea”.

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