Novità in arriva in casa State Street. La società che fornisce servizi finanziari agli investitori istituzionali ha lanciato una nuova piattaforma Solvency II, Data Cube, progettata per aiutare le compagnie assicurative a reperire e fornire i dati e i documenti di rendicontazione richiesti dalla normativa. L’annuncio arriva contestualmente al lancio di una nuova pubblicazione Vision di State Street, intitolata “Solvency II: Tackling the Asset Data Challenge”, una ricerca che segnala come la mole di informazioni richieste alle assicurazioni da Solvency II – insieme all’impatto elevato sui costi e ai requisiti in materia di gestione del rischio e del capitale – siano di una complessità che non era mai stata prevista in precedenza dalle autorità regolamentari.
“La conformità a Solvency II richiederà un notevole rigore, ma le assicurazioni sono avvantaggiate dalla possibilità di istituire sistemi e processi robusti”, ha commentato Riccardo Lamanna, a.d. di State Street Bank. “Se Solvency II introduce potenzialmente una maggiore pressione sul capitale di determinati asset, dall’altro lato impone alle compagnie un approccio disciplinato per l’ottimizzazione dell’uso del capitale. Per esempio, qualora una compagnia di assicurazioni decida di utilizzare un modello interno che operi attraverso una singola piattaforma di garanzia per tutte le sue attività di gruppo, si può ottenere un risparmio di capitale fino al 30 per cento rispetto alle imprese che preferiscono operare attraverso diverse società controllate. L’utilizzo di un modello di gruppo permette una diversificazione automatica del rischio potenziale e di soddisfare i requisiti patrimoniali a livello consolidato. Questi benefici incoraggiano le compagnie ad implementare un approccio coerente in tutti i domicili”.