M&G, se investire nei dividendi è una strategia vincente in ogni fase del mercato

Luogo comune vuole che investire nei dividendi sia una strategia che paghi quando i mercati azionari sono in sofferenza, ma che non sia premiante quando ci sono dei rally. Infatti in genere le strategie sui dividendi tendono ad avere caratteristiche difensive e di conseguenza risultano bene con i mercati in caduta, ma non tengono il passo dei mercati nelle fasi di rapido rialzo. Diverso invece il punto di vista  di Stuart Rhodes, gestore del fondo M&G Global Dividend: “io punto a registrare buone performance in ogni condizione del mercato”, ha spiegato il gestore, “e per fare questo è necessario un processo di selezione dei titoli accurato. Io scelgo società appartenenti a tre categorie ben distinte: “Qualità”, ovvero aziende ben gestite con una crescita costante e continuata dei dividendi; “Asset”, aziende sostenute da asset e proprietà caratterizzate da una buona disciplina di capitale appertenenti a settori ciclici; “Rapida crescita”, aziende con una crescita elevata che possono tradurre questa crescita nel loro flusso di dividendi”.

 Avere un buon bilanciamento tra aziende difensive, cicliche e a rapida crescita, continua Rhodes, “è il mio approccio per contrastare gli stravolgimenti dei mercati che hanno impatto sulle strategie di dividendi. Costruire il portafoglio in questo modo aiuta a portare solidi rendimenti nel tempo in quanto beneficia di una regolare sovraperformance che viene dell’effetto composizione”. E le performance del fondo M&G Global Dividend, sottolinea il gestore, dimostrano l’efficacia di questa strategia. “Considerando l’hit rate, cioè il tasso di sovraperformance del fondo rispetto al benchmark, il fondo ha registrato un hit rate del 63% dal suo lancio nel luglio 2008 alla fine di febbraio 2012. I competitor del fondo – posizionati su titoli difensivi – hanno avuto un hit rate superiore a quella dell’M&G Global Dividend che comunque si è distaccato dal benchmark del 58%. E nei mercati in rialzo, conclude, “ il mio approccio di focalizzazione sulla crescita dei dividendi piuttosto che solo sul dividend yield, dà il massimo nelle fasi di rialzo. In queste condizioni, l’hit rate del fondo ha raggiunto un hit rate del 67%, sorpassando la perfomance dei fondi dividend concentrati solo sui difensivi”.

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