Torna in terreno positivo a marzo 2012 la raccolta dell’industria del risparmio gestito, dopo un anno di deflussi costanti. Secondo la fotografia scattata da Assogestioni, le risorse affluite nel sistema sono state pari a 1,9 miliardi di euro nel terzo mese dell’anno, in miglioramento dai -2,7 miliardi di febbraio.
Merito soprattutto delle gestioni collettive (+2,44 miliardi contro i -1,7 miliardi del mese precedente) e, più nello specifico, dei fondi aperti (+2,40 miliardi dai -1,6 miliardi di febbraio), che hanno più che compensato i 500 milioni defluiti dalle gestioni di portafoglio (-660 milioni la raccolta delle gestioni retail, +167 quella delle istituzionali), comunque in ripresa rispetto al mese precedente, quando i deflussi avevano superato il miliardo di euro.
Entrando nel dettaglio dell’analisi della raccolta dei fondi aperti, la tipologia che ha contribuito in maniera preponderate al risultato complessivo di marzo, i prodotti di lungo termine hanno attratto risorse per 2,2 miliardi di euro, un valore che si confronta con il rosso di 138 milioni di febbraio (-2,5 miliardi la raccolta da inizio 2012): all’interno di questa macro-categoria, gli afflussi più consistenti hanno interessato i fondi obbligazionari, che hanno visto afflussi per 3,8 miliardi (1,4 miliardi a febbraio, 4,6 miliardi da inizio anno).
Ancora in rosso ma in miglioramento su mese gli azionari, con deflussi per 238 milioni (da -679 milioni) e i fondi hedge, con -133 milioni (da -237 milioni). Mentre hanno allargato le perdite i fondi flessibili, che hanno visto uscire 1,1 miliardi (-647 milioni a febbraio) e i bilanciati (-175 milioni contro i -44 milioni del mese prima). I fondi monetari da parte loro sono tornati ad attrarre risorse, con una raccolta positiva per 112 milioni (da -1,6 miliardi), mentre i prodotti “non classificati” hanno contribuito per 70 milioni (50 milioni la raccolta di marzo).
Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei prodotti del risparmio, dalla mappa mensile pubblicata da Assogestioni emerge una perdurante difficoltà dei prodotti di diritto italiano, con deflussi per 1,8 miliardi (da -2,2 miliardi di febbraio), che si confronta con un deciso miglioramento della raccolta dei fondi di diritto estero, che hanno attratto risorse a marzo per 4,3 miliardi (da 596 milioni).
L’effetto mercato, l’attività di gestione e la raccolta positiva fanno lievitare anche il patrimonio, passato a 973 miliardi da 966 miliardi di euro.