Assogestioni, vola in aprile la raccolta di Banco Popolare

Tra le singole società che si sono distinte ad aprile in termini di raccolta netta, spicca la performance del Banco Popolare che, secondo i dati Assogestioni, ha registrato afflussi complessivi per circa 734 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto ai 131 milioni di marzo. Il risultato, a cui hanno contribuito in modo preponderante i fondi aperti, con risorse in entrata per 836 milioni, è ascrivibile in particolare, come ha spiegato la stessa società contattata da BLUERATING, al collocamento di un nuovo comparto di Gestielle Investment Sicav, quotata in Lussemburgo.

Collocato tra il 2 e il 27 aprile scorsi, il comparto “Cedola Sicura” – destinato a investitori istituzionali e retail che mirano alla rivalutazione del capitale nel medio termine – ha durata quinquennale (dal 2012 al 2017)  e investe in titoli di Stato e obbligazioni societarie, destinando fino al 45% dei propri attivi in titoli ad alto profilo di rischio e fino al 45% in titoli di emittenti dei mercati emergenti. Ma a influire positivamente sul dato di aprile, ha aggiunto un analista che segue il titolo, è stato anche l’effetto indiretto del programma LTRO, l’operazione di rifinanziamento alle banche lanciata dalla Bce, che ha ridotto la pressione sulla raccolta diretta dell’istituto di credito. In seconda posizione si colloca invece Poste Italiane (414,5 milioni), che prosegue nella sua strategia di riportare “in casa” mandati in precedenza affidati all’esterno, mentre a chiudere il podio è Amundi, con circa 270 milioni di raccolta.

Da segnalare infine Franklin Templeton, che il mese scorso ha attratto risorse per oltre 246 milioni di euro solo grazie ai fondi aperti. In fondo alla classifica si trova invece Pioneer Investments, gruppo UniCredit, che ha accusato i deflussi più consistenti (918 milioni di euro), seguita dal gruppo Generali, dove i riscatti si sono concentrati sulle gestioni di portafoglio istituzionali. Mese in rosso anche per le gestioni istituzionali di Mediolanum (-129,7 milioni), che ha chiuso il mese con deflussi complessivi per 81 milioni.  

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