Credit Suisse: l’eurobond tra le soluzioni alla crisi europea

Credit Suisse offre quattro scenari possibile per l’Europa del futuro. Secondo gli esperti della banca elvetica, c’è lì’80% di probabilità che l’eurozona resti unita nella sua forma attuale entro la fine dell’anno. A incrinare l’integrità europea è la Grecia, la cui uscita dall’euro, senza però una completa rottura tra gli altri Paesi è data al 10%. C’è invece meno dell’1% di probabilità che un altro Paese lasci la moneta unica insieme a quello ellenico. Infine, una completa rottura della zona euro ha il 10% di probabilità che accada.

Ma a proposito della Grecia, si è parlato molto della sua possibile uscita: ma davvero conviene? Per Credit Suisse sembra di no, anzi, spiega attraverso cinque ragione perchè non abbandonare Atene al suo destino. Tra cui il costo molto elevato per la Grecia: un calo del Pil del 10% e un inflazione che schizzerebbe al 30%. O perchè l’80% dei greci vogliono rimanese nella zona euro. oppure perchè ci sarebbe una perdita diretta di circa 220 miliardi di euro per i Paesi core dell’Europa.

Qual è la situazione allora? Sono altrettanti cinque i fattori per risolvere la crisi europea tra cui una mutualizzazione del debito (i famosi eurobond), cosa che potrebbe funzionare prchè l’Europa ha il debito pubblico e deficit di bilancio inferiore agli Stati Uniti. “Il problema”, spiegano gli esperti di CS, “non è tanto l’importo del debito, quanto la sua distribuzione”.

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