M&G, quando la repressione prende il posto del salvataggio

Molti investitori e commentatori stanno parlando di repressione finanziaria. Ma non si rendono conto che, molte volte, i risparmiatori sono stati aiutati e non penalizzati dai Governi. Parola di Richard Woolnough, gestore del fondo M&G Optimal Income: “il fatto che i tassi di interesse nominale siano fissati praticamente a zero con il conseguente trasferimento di questi bassi rendimenti lungo la curva dello yield”, osserva il gestore, “implica che i rendimenti sia in termini nominali e, maggiormente, in termini reali siano bassi in base allo storico. Questo è percepito come una politica punitiva di Governi e banche centrali nei confronti dei risparmiatori”.

Tuttavia, continua, “che si sia trattato del salvataggio dell’umile risparmiatore di Northern Rock, o dei fondi estremamente sofisticati esposti ai debiti emessi da Fannie Mae o Freddie Mac negli Stati Uniti, spesso Governi e banche centrali hanno in realtà aiutato i risparmiatori mettendo in atto azioni volte a proteggere il valore del capitale da loro investito”.  I rendimenti totali sono stati infatti “incrementati in favore dei risparmiatori, mentre un mercato libero avrebbe portato perdite significative. I commentatori sembrano aver però dimenticato quanto i risparmiatori sono stati e continuano ad essere protetti dalle autorità, le quali forniscono salvezza finanziaria e non repressione. Purtroppo siamo forse arrivati al punto in cui alcuni Governi potrebbero non essere più in grado di salvare i risparmiatori. Gli investitori si troveranno allora di fronte alla concreta possibilità di perdere capitali, come alternativa al raccogliere magri rendimenti. Questo è ciò che avviene quando la repressione prende il posto del salvataggio”.

 

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