Crisi: alla ricerca di rendimenti reali positivi

Focus sul mercato azionario delle small cap, titoli growth e società con elevati payout ratio, le obbligazioni e le valute asiatiche, gli investimenti. Sono le indicazioni di Allianz Global Investors che, a conclusione del recente Investment Forum a Hong Kong, è dell’opinione che per fronteggiare la crisi finanziaria gli investitori dovrebbero ricercare asset class che offrano rendimenti reali positivi. I partecipanti hanno condiviso l’opinione di AllianzGI in merito allo scenario più probabile: la compagine della zona euro non cambierà, sebbene sia ancora prematuro sancire il cessato allarme per la Grecia dopo le ultime elezioni. Il rischio di sviluppi negativi, in particolare sul fronte dei rischi politici, rimane elevato.

“Il nostro scenario di base prevede tuttora che l’euro sopravviva alle attuali sfide”, ha commentato Andreas Utermann, global chief investment officer di Allianz Global Investors. “Detto questo, riteniamo che una soluzione positiva della crisi europea non possa prescindere da tre condizioni: un’unione bancaria europea e una ricapitalizzazione del settore bancario diversificata per paese; un Fiscal Redemption Fund, come suggerito dal Consiglio tedesco dei saggi, per giungere a una soluzione di mutualizzazione del debito per la quota eccedente il 60% del Pil; infine, l’intervento della Bce come prestatore di ultima istanza”.

“In un periodo di repressione finanziaria i costi ricadono su obbligazionisti e risparmiatori”, ha spiegato Stefan Hofrichter, chief economist di Allianz Global Investors, “mentre le prospettive sono migliori per gli investitori azionari. Le distorsioni dei tassi di interesse senza dubbio possono determinare un’allocazione inefficiente del capitale, capace di soffocare la crescita a medio termine, tuttavia molte società dei paesi industrializzati abbondano di liquidità che possono incanalare verso i dividendi, a tutto vantaggio degli azionisti”. Questo scenario, destinato a perdurare secondo i partecipanti al Forum, non è privo di conseguenze per gli investitori, considerato che anche le obbligazioni di elevata qualità sono sopravvalutate. A meno che i titoli non siano mantenuti fino a scadenza e in portafogli in grado di evitare il mark-to-market, gli obbligazionisti corrono il rischio di assistere a un calo delle valutazioni quando la marea della repressione defluirà. A fronte di queste forti pressioni sugli obbligazionisti, vi sono diverse asset class che potrebbero generare rendimenti reali.

Oltre a materie prime, settore immobiliare e investimenti infrastrutturali, queste asset class comprendono in particolare i titoli azionari e le obbligazioni e valute asiatiche. “Considerato lo stato di salute relativamente buono delle finanze pubbliche nei paesi emergenti asiatici, la solidità delle partite correnti, le elevate riserve in valuta estera e – in media – le valute sottovalutate”, conclude Utermann, “consideriamo molto interessanti i mercati asiatici del reddito fisso. Nel segmento azionario, le small cap e le società con elevati payout ratio dovrebbero rappresentare la prima scelta per gli investitori. I dividendi sembrano destinati a essere il principale driver dei rendimenti azionari”.

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