Prips, ovvero Prodotti di investimento preassemblati. Ma quali sono?

Nell’aprile del 2009 la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione dove si è impegnata a migliorare le misure di protezione degli investitori per i principali prodotti d’investimento “preassemblati” (Prips, Packaged retail investment products) acquistabili dagli investitori retail. La normativa esistente in materia di trasparenza dei prodotti e di vendita differisce a seconda della forma giuridica del prodotto e del canale di distribuzione.

Per questo, l’obiettivo della Commissione è cercare un livello di protezione che non cambi in funzione della forma giuridica del prodotto o del canale distributivo. Le autorità europee ora sono al lavoro per dare un preciso inquadramento normativo a questi prodotti, ma il problema principale del progetto della Commissione europea è la loro individuazione. Le discussioni in corso riguardano innanzitutto l’ambito di applicazione del perimetro dei prodotti, che risulta ancor più complesso da definire data l’eterogeneità dei mercati europei.

Secondo la maggioranza dei partecipanti alla consultazione, avviata dalla Commissione alla fine del 2010, i Prips non dovrebbero includere le obbligazioni ordinarie (cosiddette plain vanilla) e i depositi non strutturati, mentre dovrebbero comprendere, oltre ai fondi comuni d’investimento e agli strumenti finanziari strutturati, le polizze unit e index linked e qualsiasi prodotto assicurativo il cui risultato economico sia in tutto o in parte esposto alle fluttuazioni del mercato.

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