Fondi comuni – Il Nobles Crus supera i 100 milioni

Il Nobles Crus è un fondo aperto della Sicav Lussemburghese Elite’s Exclusive Collection, guidata da Michel Tamisier e Miriam Mascherin, promossa da Elite Advisers, che investe nelle bottiglie di vino delle migliori annate, che vengono conservate nelle condizioni ottimali, all’interno del porto franco di Ginevra.

A luglio il Fondo ha realizzato un incremento dello 0,94%, portando la crescita da inizio anno al 6,04% (+20,39% nel 2008, +9,79% nel 2009, +13,41% nel 2010, +11,25% nel 2011). Ancor più che le performance colpisce la stabilità dei rendimenti, l’ultimo mese negativo infatti è stato il febbraio 2009 (-0,56%).

Come spiega Christian Roger, gestore del comparto, “i prezzi dei vini prodotti in quantità ridotte hanno registrato, per le grandi annate, aumenti notevoli”. Questo fenomeno ha interessato principalmente i Borgogna, in particolare i vini del Domaine de la Romanée-Conti, sempre più ricercati in tutto il mondo. “I Bordeaux non sono tuttavia da meno se si considerano i premier cru delle grandi annate del passato. Le grandi annate più recenti, quali 2000 o 2003, continuano invece ad offrire, per alcuni cru di Bordeaux, buone opportunità di acquisto, in quanto i loro prezzi sono a nostro avviso leggermente sottovalutati”.

Uno studio anglosassone appena pubblicato (Fine wine Market Outlook 2012) indica come icone future del mercato, sulla scia del Domaine de la Romanée-Conti, le case produttrici Rousseau, Coche-Dury, Leflaive, Leroy, Henri Jayer e Dugat-Py. “Noi siamo perfettamente d’accordo, ma abbiamo una piccola riserva per quanto riguarda la casa Dugat-Py, i cui vini ci sembrano leggermente più strutturati, tannici e meno raffinati rispetto alla maggior parte dei grandi vini di Borgogna. Aggiungeremmo alla lista, tutt’altro che esaustiva, Roumier, Faiveley, Ponsot, Dujac, Clos de Tart, Claude Dugat, Mugnier, Vogue, Liger-Belair, Roulot, Lignier. Grazie alle nostre previsioni, la cantina di Nobles Crus conta già numerose bottiglie di questi produttori conosciuti in tutto il mondo, un vero e proprio patrimonio che nell’arco dei prossimi 12-24 mesi si rivaluterà notevolmente” prosegue Roger.

“In luglio abbiamo orientato la nostra strategia d’acquisto verso due direzioni. In primo luogo, il rafforzamento dei vini di Borgogna, ripartiti in egual misura tra i vini del Domaine de la Romanée-Conti, soprattutto sulle annate più recenti, e i vini di altri produttori, in particolare attraverso l’acquisto di una cantina con numerose bottiglie di Henri Jayer e di Jean-François Coche-Dury, nonché l’acquisizione a prezzi interessanti di alcune cuvée del Domaine Leroy”.

In secondo luogo, “ci siamo orientati nel rafforzamento dei premier cru di Bordeaux dell’annata 2000. I prezzi sono al momento leggermente sottovalutati, considerando che si tratta di una delle migliori annate del secolo scorso, giudizio peraltro confermato da tutti i principali degustatori. Desideriamo infine rilevare che seguiamo attentamente i grand cru italiani, le cui importazioni in Asia dovrebbero registrare un notevole incremento nei prossimi mesi. È in quest’ottica che abbiamo acquisito un lotto costituito dal rarissimo Redigaffi dell’azienda agricola Tua Rita, in Toscana: un merlot 100% a cui Robert Parker assegna regolarmente voti compresi tra 96 e 100” conclude Roger.

Positivi i risultati anche degli altri fondi di Elite Advisers, anch’esse legati al tema della passione negli investimenti.

Il Precious Time che investe in orologi d’epoca a luglio ha registrato un rialzo dello 0,70% (+4,31% da inizio anno, +11,97% nel 2011), mentre il Divine Jewels, ultimo fondo lanciato dalla casa lussemburghese, che investe in pietre preziose, nello stesso mese ha ottenuto un guadagno dello 0,74% (+6,12% da inizio anno).

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