Risparmio, un altro trimestre nel segno dei deflussi

GESTIONI DI PORTAFOGLIO IN PROFONDO ROSSO – Industria dei fondi ancora in profondo rosso nel secondo trimestre del 2012, che ha visto acuirsi i deflussi soprattutto per effetto delle gestioni di portafoglio, in deciso peggioramento rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Secondo la mappa trimestrale del risparmio gestito pubblicata oggi da Assogestioni – che prende in considerazione i dati di 72 gruppi attivi nel settore – la raccolta netta del settore è risultata negativa per 4,5 miliardi di euyro nel periodo che va da aprile a giugno, rispetto ai -3 miliardi del trimestre precedente. In particolare, le gestioni di portafoglio hanno visto uscire complessivamente risorse per  4,2 miliardi di euro (-1,2 miliardi nel primo trimestre), un dato frutto dei deflussi per 1,4 miliardi registrati dalle gestioni patrimoniali mobiliari retail, per 1 miliardo dalle gestioni patrimoniali in fondi retail, per 871 milioni dalle gestioni di prodotti assicurativi e per 1,5 miliardi dalle “altre gestioni”, perdite solo in parte compensate dai 525 milioni affluiti nelle casse delle gestioni di patrimoni previdenziali. 

IN MIGLIORAMENTO LE GESTIONI COLLETTIVE – In miglioramento invece, sebbene ancora in terreno negativo, la raccolta delle gestioni collettive, pari a -242 milioni nel secondo trimestre a fronte del rosso di oltre un miliardo del periodo gennaio-marzo. Il merito è da attribuire esclusivamente ai fondi chiusi, con afflussi per 964 milioni dai precedenti 95 milioni, mentre i fondi aperti si sono mantenuti sostanzialmente stabili con deflussi per 1,2 miliardi.

SOTTO PRESSIONE GLI AZIONARI – All’interno di quest’ultima categoria, a soffrire sono stati soprattutto i fondi azionari, in rosso per 3,3 miliardi di euro dai -1,2 miliardi del primo trimestre, e i fondi bilanciati, con -607 milioni dai precedenti -164 milioni. In peggioramento anche gli obbligazionari, che pur mantenendosi in territorio positivo hanno registrato una contrazione della raccolta a 3,2 miliardi dai 5,4 miliardi del primo trimestre, mentre i flessibili hanno chiuso con un rosso di circa un miliardo (da -1,8 miliardi) e gli hedge con deflussi per 640 milioni. Il totale dei fondi a lungo termine si è attestato così nel secondo trimestre a quota -2,4 miliardi, dai -1,6 miliardi del periodo gennaio-marzo. Completano il quadro dei fondi aperti i prodotti monetari, che nel trimestre hanno ridotto le perdite a 311 milioni dai -2,8 miliardi del primo trimestre (anche se i dati di luglio, che hanno evidenziato deflussi per oltre tre miliardi solo in un mese, lasciano presagire un nuovo tracollo), e i prodotti non classificati, con afflussi per 1,5 miliardi. Anche nel secondo trimestre si è evidenziata una netta preferenza degli investitori per i fondi di diritto estero, che hanno attratto 4,4 miliardi di euro, mentre i fondi di diritto italiano continuano a registrare perdite (-5,6 miliardi).

PATRIMONIO IN LIEVE CONTRAZIONE – Per quanto riguarda invece il patrimonio, l’industria del risparmio gestito ha chiuso il secondo trimestre  asset per 957 miliardi (in calo dai 977 miliardi del primo trimestre), equamente ripartiti tra Gestioni Collettive (478 miliardi) e Gestioni di Portafoglio (479 miliardi). 

Di seguito la tabella riepilogativa del secondo trimestre:

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