Efama, i bond spingono verso l’alto la raccolta di ottobre

OTTOBRE IN CRESCITA – L’industria europea dei fondi ha trovato nuovo slancio lo scorso ottobre, quando la raccolta dei prodotti armonizzati alla normativa Ucits si è attestata a quota 40,5 miliardi di euro (-10 miliardi a settembre), riportandosi su livelli che non vedeva da marzo. E’ quanto emerge dagli ultimi dati diffusi da Efama, che riunisce 26 associazioni europee rappresentando oltre il 99,6% degli asset in gestione al settore tra prodotti Ucits e non Ucits.

BENE I BOND, STABILI GLI AZIONARI – La raccolta dei fondi armonizzati nei primi dieci mesi del 2012 risulta pari a 158,6 miliardi di euro. Entrando nel dettaglio delle diverse categorie di prodotti, si evidenzia nel mese una netta accelerazione degli obbligazionari, con afflussi per 25,1 miliardi di euro a ottobre contro gli 8,8 miliardi di settembre. In aumento anche la raccolta dei fondi bilanciati (4,5 miliardi di euro dai precedenti 1,8 miliardi), mentre quella dei prodotti azionari si è mantenuta stabile mese su mese a quota 3,4 miliardi. Considerando anche gli 1,2 miliardi affluiti nelle casse dei prodotti non classificati, la raccolta di ottobre dei fondi a lungo termine si porta a 34,2 miliardi di euro dai 13 miliardi di settembre (161,7 miliardi da inizio 2012).

IN CRESCITA ANCHE LA RACCOLTA NON UCITS – A questo dato si aggiungono infine i 6,3 miliardi raccolti dai fondi monetari, in deciso miglioramento dal rosso di 23 miliardi registrato a settembre. La raccolta dei fondi non armonizzati alla normativa Ucits è risultata invece pari a 12,7  miliardi a ottobre (3,6 miliardi a settembre; 95,7 miliardi da gennaio a ottobre): il totale di Ucits e non Ucits si attesta così a 53,2 miliardi di euro dai -6,4 miliardi di settembre. Sul fronte del patrimonio in mano al settore, al 31 ottobre gli asset gestiti dai fondi Ucits si attestavano a 6.249 miliardi di euro, mentre quelli dei fondi non Ucits erano pari a 2.479 miliardi.

IL COMMENTO DI EFAMA
– “La riduzione delle incertezze sul futuro della zona euro, in un ambiente di prospettive di crescita ancora cupe, hanno supportato la raccolta dei fondi obbligazionari nel mese di ottobre”, ha commentato Bernard Delbecque, direttore ricerca e statistiche di Efama. “Allo stesso tempo, la domanda di equity è rimasta modesta, segnale che gli investitori sono ancora molto sensibili al rischio”.


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