Secondo Goldman Sachs è meglio liberarsi del debito italiano

PIL IN PICCHIATA – Le prospettive economiche dell’area euro sono meno positive rispetto a quelle degli Stati Uniti, con tanto di Pil in calo. L’eurozona, secondo gli esperti sentiti da BLUERATING, sta pagando il prezzo di un’economia monetaria che è stata troppo lenta nel rispondere alla crisi dei debiti governativi. Inoltre, politiche fiscali sempre più austere non forniscono uno scudo da potenziali shock globali. Ora, all’interno dell’Europa, le differenze tra Paesi core e non si fanno sempre più accentuate.

NUBI GRIGIE SUL BELPAESE – E sull’Italia – che è in una situazione migliore rispetto a Grecia e Spagna – le nubi si sono addensate. La crisi politica italiana, insomma, sta spaventando gli investitori internazionali. Così, dopo un anno in cui il debito italiano non ha mancato di essere presente nei portafogli delle principali case di gestione, l’aria è cambiata. In una nota riservata inviata ai suoi clienti (e ripresa dal quotidiano torinese La Stampa), un operatore come l’americano Goldman Sachs si dice convinto che l’Italia andrà peggio degli altri mercati “non core” dell’eurozona. Dopo la crisi politica che ha travolto il Paese nelle ultime settimane, Goldman Sachs ha deciso di invertire la rotta e oggi consiglia di vendere i bond italiani. Quanto alla possibile evoluzione della crisi, “al momento”, scrivono gli esperti, “l’esito più probabile resta quello di un governo di coalizione di centrosinistra, con Mario Monti coinvolto in qualche ruolo istituzionale”. Il broker si attende inoltre “un aumento della retorica anti-austerità e antiriforme”. E proprio questo dovrebbe portare a un aumento del premio di rischio per gli asset italiani, tanto che “stiamo raccomandando di prendere posizioni corte sulle obbligazioni governative italiane”. In futuro, “consiglieremo eventualmente ai clienti di chiudere questa posizione tattica”.

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