FLESSIBILITA’ E SELETTIVITA’ – Selettività, flessibilità e gestione attiva. Sono questi i concetti che dovranno guidare le mosse di gestori e investitori nel 2013 secondo Swiss&Global, che in questo momento predilige le azioni mentre suggerisce cautela sulle obbligazioni.
VERSO UNA NUOVA NORMALITA’ – Nella tappa milanese dello Swiss&Global L@b, tenutasi oggi, il capo dell’investment management Stefan Angele ha spiegato che quest’anno la sfida per i governi dei Paesi avanzati sarà la “normalizzazione” delle politiche fiscali, ovvero il riordino delle finanze pubbliche senza eccessivi costi sociali e senza penalizzare la crescita. Mentre con le banche centrali ancora sulla scena per contrastare la debolezza economica, i rendimenti reali molto bassi o negativi dei titoli di stato potrebbero indurre gli investitori a tornare a guardare con interesse al mercato azionario. Nello specifico, Angele ha evidenziato che sul fronte degli investimenti azionari attualmente i settori preferiti sono consumi, IT e healthcare, mentre sul fronte obbligazionario è meglio puntare su bond corporate e dei mercati emergenti e nelle commodity è consigliato il settore dell’energia.
GESTIONE ATTIVA – Enzo Puntillo, responsabile per il fixed income di Swiss and Global AM, ha fatto poi una panoramica sui mercati obbligazionari, evidenziando che anche nel 2013 la questione cruciale per i mercati sarà ancora quella dell’enorme debito concentrato principalmente nelle economie avanzate e di chi provvederà a pagarlo. Intanto la repressione finanziaria – ovvero i tassi reali negativi – provoca una progressiva erosione del potere d’acquisto. E poiché nessuna asset class può più definirsi “sicura”, siamo in uno scenario di investimento ostile alla tradizionale detenzione di obbligazioni governative. In questo contesto, ha continuato Puntillo, “la nostra risposta è la gestione attiva, la gestione di portafogli “total return”, alternativa intelligente all’investimento obbligazionario tradizionale che ha l’obiettivo di massimizzare il rendimento e di contenere al massimo la volatilità con una allocazione dinamica del rischio”.