L’industria del risparmio brucia 5 miliardi in tre mesi, si salvano i fondi comuni

RACCOLTA NEGATIVA NEL QUARTO TRIMESTRE – L’industria italiana del risparmio gestito ha segnato una forte battuta d’arresto nell’ultimo trimestre del 2012, che si è concluso con una raccolta negativa per 4,9 miliardi di euro (-11,8 miliardi il saldo dell’intero anno), nonostante il buon andamento dei fondi aperti che nello stesso periodo hanno rastrellato 1,5 miliardi.

MALE LE GESTIONI DI PORTAFOGLIO – Analizzando nel dettaglio i dati trimestrali forniti da Assogestioni emerge che, tra ottobre e dicembre 2012, le gestioni di portafoglio hanno perso 6,5 miliardi di euro (-1,8 miliardi nel terzo trimestre), appesantite soprattutto dalle gestioni di prodotti assicurativi (-1,1 miliardi) e dalle gpm retail (-921 milioni), mentre le gestioni di patrimonio previdenziali sono state le uniche a mettere a segno una raccolta positiva (+920 milioni).

I FONDI APERTI FANNO LA PARTE DEL LEONE – Le gestioni collettive invece hanno raccolto nel trimestre circa 1,6 miliardi di euro, un dato a cui i fondi chiusi hanno contribuito per soli 33 milioni (dai 358 milioni del trimestre precedente). A fare la parte del leone sono stati come si diceva i fondi aperti (1,5 miliardi) e, all’interno di questa categoria, i prodotti obbligazionari, che da soli hanno raccolto 6,7 miliardi in tre mesi, pur segnando leggermente il passo rispetto agli oltre 8 miliardi del terzo trimestre. In territorio positivo per oltre un miliardo anche i fondi flessibili, mentre sono ancora in rosso fondi hedge (-711 milioni), bilanciati (-94 milioni) e azionari (-1 miliardo). Questi ultimi tuttavia hanno mostrato nel trimestre un primo segno di miglioramento rispetto ai deflussi per 1,4 miliardi registrati tra luglio e settembre.

ANCORA IN ROSSO I FONDI DI DIRITTO ITALIANO – Completano il quadro i fondi monetari, che hanno visto uscire nel periodo oltre 4 miliardi di euro, e i non classificati, in rosso per 105 milioni di euro. A livello di domiciliazione dei fondi, i prodotti di diritto italiano hanno limitato le perdite a 778 milioni (dai precedenti -2 miliardi), mentre quelli di diritto estero hanno raccolto oltre 2,3 miliardi (a fronte dei 4,5 miliardi del terzo trimestre).

NUOVO RECORD PER IL PATRIMONIO – Nuovo record infine sul fronte degli asset in gestione al settore, che si sono attestati alla fine di dicembre 2012 a 1.195 miliardi di euro.

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