L’industria del risparmio raccoglie 27 miliardi in 4 mesi, è record di patrimonio

RECORD DI PATRIMONIO – “Quarto mese dell’anno, quarto dato positivo per l’industria italiana del risparmio gestito, che archivia aprile con una raccolta netta positiva per 6,9 miliardi di euro e un dato da inizio anno superiore ai 27 miliardi”. Così Alessandro Rota, direttore dell’ufficio studi di Assogestioni, presenta i risultati mensili del settore diffusi oggi dall’associazione: il dato di aprile è sostanzialmente in linea con la raccolta netta di 7,2 miliardi registrata a marzo. In crescita invece il patrimonio gestito, che il mese scorso ha segnato un nuovo record a quota 1.256 miliardi di euro. “Evidentemente il mutato clima dei mercati finanziari internazionali e il riorientamento delle politiche commerciali delle banche hanno consentito ai prodotti del risparmio gestito di tornare a crescere”, ha osservato ancora Rota.

I FONDI APERTI TRAINANO LA RACCOLTA – Scendendo più nel dettaglio dell’analisi di Assogestioni, va segnalato come anche ad aprile siano stati i fondi aperti il vero motore della raccolta netta, con sottoscrizioni pari a circa 5,37 miliardi di euro: considerando anche i tre milioni defluiti dalle casse dei fondi chiusi, la raccolta netta attribuibile alle gestioni collettive è dunque pari a circa 5,36 miliardi di euro (5,33 miliardi a marzo).

GESTIONI DI PORTAFOGLIO IN LIEVE CALO – Segna leggermente il passo invece la raccolta delle gestioni di portafoglio, ferma a 1,54 miliardi contro gli 1,92 miliardi del mese precedente: sulle gestioni retail sono affluiti 217 milioni (381 a marzo), mentre le gestioni patrimoniali hanno raccolto 1,32 miliardi (da 1,54 miliardi).

BENE OBBLIGAZIONARI E FLESSIBILI –
Tra i fondi aperti, i prodotti più gettonati anche il mese scorso, a raccogliere di più sono stati obbligazionari (2,99 miliardi) e flessibili (2,77 miliardi). Da segnalare inoltre il forte miglioramento dei prodotti bilanciati, con sottoscrizioni per 985 milioni contro i 382 milioni i un mese prima, mentre restano in rosso fondi monetari (-784 milioni), hedge (-546 milioni) e azionari (-68 milioni). I restanti 19 milioni sono andati a finire nelle casse dei prodotti non classificati.

FONDI ITALIANI IN RIPRESA – Quanto infine alla domiciliazione dei fondi, i prodotti di diritto italiano (30% circa del patrimonio complessivo in mano al settore) hanno visto un milglioramento della raccolta netta a circa 2,1 miliardi dai 532 milioni del mese prima, ma le preferenze hanno comunque continuato a premiare i fondi esteri (70% del patrimonio) con 3,3 miliardi, in calo dai 4,8 miliardi di marzo.

I PROTAGONISTI DEL SETTORE – Tra i singoli gruppi del settore, quelli che hanno raccolto di più sono stati due italiani – Intesa Sanpaolo e Generali, entrambi con oltre 1,2 miliardi di afflussi – e due esteri, Franklin Templeton (oltre un miliardo) e Jp Morgan AM (540 milioni).

 

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