Invesco, dal capo economista le otto regole per guarire l’eurozona

LA RISPOSTA DI GREENWOOD – Più disciplina fiscale, prezzi e salari flessibili, limite ai debiti e un sistema bancario altamente liquido: questa è la ricetta di John Greenwood, capo economista di Invesco, per far guarire la zona euro dalla crisi. Forte di un’esperienza ventennale in Asia e in particolare a Honk Kong, Greenwood suggerisce otto “regole d’oro”. La prima è prezzi e salari flessibili: solo una svalutazione interna di prezzi e salari può riportare alla competitività. La seconda è la libera circolazione dei lavoratori e dei capitali. La terza è la bassa spesa sociale: il risparmio ottenuto da questo capitolo di spesa va reinvestito in indennità di disoccupazione, mentre in Europa tali costi continuano ad aumentare, rendendo impossibile sfuggire alla spirale del debito.

DEBITO SOTTO CONTROLLO – Poi c’è la disciplina fiscale. E ancora: servirebbe un sistema bancario altamente liquido, mentre le banche europee hanno dovuto chiedere prestiti alla Banca centrale europea. Occorrerebbe una bassa leva finanziaria tra le famiglie: Hong Kong ne ha controllato i debiti attraverso una stretta in materia di mutui residenziali dal 1991. E non si è certo fermata qui. Limite ai debiti aziendali: nel 2010, Hong Kong ha esteso la stretta in materia di mutui residenziali anche alle proprietà commerciali e agli asset immobiliari.

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