Invesco, titoli europei che passione

I TITOLI EUROPEI – Riconsiderare i titoli europei. E’ questo il consiglio di Bernard Aybran, cio deputy director di Invesco, secondo cui questa classe di investimento offre “reddito elevato e prospettive di apprezzamento del capitale”. I titoli azionari europei “sono ancora sottovalutati, ma anche se non ci sono garanzie per una loro crescita a breve, sono un ottimo punto di partenza per programmare un investimento di lungo termine”, ha aggiunto.

UN APPROCCIO MULTI ASSET – Più in generale, Aybran ritiene che “un approccio multi asset negli investimenti, diversificato tra azioni, obbligazioni e materie prime, possa portare ad ottimi risultati, ma con un avvertimento: deve essere garantita la massima trasparenza e chiarezza nella gestione”. Con le economie occidentali bloccate nella crescita e i timori di crescita dell’inflazione, ha osservato l’esperto, “l’aumento dei tassi di interesse è una prospettiva remota. Questa situazione favorisce la caccia ai rendimenti e alcune classi di investimento garantiscono un adeguato premio per i rischi assunti: per esempio alcuni mercati del debito emergente o società emittenti con un rating inferiore alla soglia investment grade”.

I RISCHI DELLE OBBLIGAZIONI Aybran, tuttavia, sottolinea come un’obbligazione possa comportare un rischio di insolvenza: maggiore è il rischio di default e maggiore è il rendimento. “Le cosiddette obbligazioni “high yield”, infatti, offrono cedole superiori al 5%, i loro BB+ o rating inferiori implicano un rischio maggiore di default rispetto a società con un giudizio migliore, ma è un rischio che oggi vale la pena correre, in particolare, nel caso dei governi emergenti: a livello aggregato, sono molto meno indebitati rispetto ai Paesi occidentali, ma con cedole molto più alte.”

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